Bonus premiale docenti: perché non farne materie di contrattazione?

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di Nino Sabella  Orizzonte Scuola, 15.1.2016.  

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La legge n. 107 del 2015 al comma 126 (anche 128) prevede  l’istituzione di un apposito fondo da destinare al bonus premiale del merito dei docenti.

“Per la valorizzazione del merito del personale docente e’ istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresi’ i fattori di complessita’ delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca.”

Il detto bonus, ai sensi del successivo comma 127, è assegnato dal dirigente scolastico sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, istituito ai sensi dell’articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e novellato dal comma 129.

Il comitato, dua in carica tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico  e composto;
da tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, cui si aggiungono due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto, e infine un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Comitato per la valutazione dei docenti, istruzioni per l’uso: composizione e compiti

Ritornando al Bonus, le richieste dei docenti e delle OO.SS vanno nella direzione di assicurare criteri quanto più oggettivi possibili, che possano portare all’assegnazione del bonus tramite procedure fondate su principi di equità e trasparenza.

Una proposta in merito è stata avanzata in maniera unitaria dalle OO.SS dell’Emilia Romagna, il cui fine è quello di portare il Bonus docenti al tavolo della contrattazione, cosa non certamente facile da realizzarsi, considerato quanto previsto dalla legge 107/2015.

Detta proposta è stata presentata dal vice coordinatore della Gilda Emilia Romagna Stefano Battilana:

https://www.youtube.com/embed/hrt-dJ6Bxbs

Bonus premiale docenti: perché non farne materie di contrattazione? ultima modifica: 2016-01-15T10:35:51+01:00 da
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