Chiamata diretta, il Miur fa fuori punteggi e anzianità di servizio

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di Marco Nobilio,  ItaliaOggi  7.3.2017

– Oggi nuovo incontro con i sindacati, verso la stretta –

È fissata per oggi alle 10 la riunione a viale Trastevere, tra sindacati e rappresentanti del ministero dell’istruzione, che dovrebbe portare alla stipula dell’accordo che dovrebbe regolare la chiamata diretta. Le parti stanno discutendo sulla base di un’ulteriore proposta dell’amministrazione, che prevede un’altra riduzione del numero dei requisiti (che ora scendono a 19) da correlare alle competenze richieste ai docenti destinatari della chiamata diretta. Nella tabella che elenca questi requisiti non vi è traccia dell’anzianità di servizio e non si fa alcuna menzione di punteggi da applicare per misurare il peso dei singoli titoli. I dirigenti scolastici, dunque, sceglieranno secondo gradimento e, se lo riterranno opportuno, potranno giovarsi di un parere del collegio dei docenti. Parere non vincolante e nemmeno obbligatorio.

Tra le clausole dell’accordo ne n’è una che prevede, infatti, che qualora il collegio, seppur regolarmente convocato, non renda il parere, il dirigente scolastico potrà dare corso alla procedura come se nulla fosse successo. Resta il fatto, però, che rispetto alle proposte precedenti le posizioni delle parti si sono molto avvicinate. Soprattutto dopo che l’amministrazione ha accettato di cancellare dall’elenco delle competenze il titolo di avere ricoperto l’incarico di collaboratore del dirigente scolastico. È probabile, dunque, che si giungerà presto a mettere un punto fermo sull’intesa, in un senso o nell’altro.

Anche perché l’amministrazione ha necessità di avviare subito le procedure di mobilità a domanda (trasferimenti e passaggi) per le quali sono stati già ipotizzati termini molto stretti (dal 14 al 31 marzo o, al massimo, fino al 3 aprile). Così da normalizzare le procedure e scaglionare le operazioni senza ingorghi estivi. La bozza di accordo sulla chiamata diretta reca anche una tabella di marcia cui dovranno attenersi i dirigenti scolastici e gli uffici scolastici, che prevede la fissazione di termini unici su tutto il territorio nazionale per i relativi adempimenti. In ogni caso, le operazioni di chiamata diretta si svolgeranno facendo riferimento ai posti e alle cattedre che rimarranno disponibili all’esito dei trasferimenti e dei passaggi di cattedra e di ruolo. E sarà data priorità ai titolari delle precedenze anche se titolari su ambito.

Quest’anno, infatti, nella medesima procedura convivranno le operazioni di trasferimento e passaggio su istituzioni scolastiche (che daranno titolo all’assunzione della titolarità della sede nell’istituzione scolastica di arrivo) e le operazioni di attribuzione della titolarità su ambito. Pertanto, i docenti titolari su ambito saranno assoggettati all’alea della chiamata diretta. E ciò dovrà avvenire necessariamente all’esito delle operazioni di mobilità: il docente che avrà mantenuto od ottenuto la titolarità sull’istituzione scolastica non sarà sottoposto alla chiamata diretta; i docenti titolari o trasferiti su ambito dovranno, invece, partecipare alla lotteria degli incarichi triennali che si volgerà in due fasi. La prima, mediante la presentazione di un curriculum con il quale il diretto interessato dovrà tentare di invogliare il dirigente scolastico della scuola dove vi siano disponibilità di posti a rivolgergli una proposta di incarico. La seconda tramite l’ulteriore assoggettamento all’alea del trasferimento d’ufficio in una delle scuole dove saranno rimasti posti ancora vuoti all’esito delle operazioni di chiamata diretta.

Le disponibilità residue (ubicate presumibilmente in luoghi svantaggiati) potranno rimanere vuote essenzialmente per 3 motivi: nel caso in cui il dirigente scolastico abbia deciso di astenersi dall’attivare le procedure di conferimento degli incarichi oppure, qualora abbia proceduto, non abbia trovato alcun docente di suo gradimento oppure, infine, pur avendo indirizzato le proposte di incarico i docenti destinatari di tali proposte abbiano ritenuto di non accettare. In tali casi sarà l’ufficio scolastico ad assegnare le sedi ai docenti rimasti senza incarico. Infine, dopo questa operazione, l’ufficio procederà ad assegnare la sede ai neoimmessi in ruolo, prima ai docenti tratti dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e poi individuandoli tramite lo scorrimento delle graduatorie a esaurimento. L’avvio delle procedure di chiamata diretta dovrà avvenire entro un termine unico, distinto per ciclo di istruzione, e sarà fissato entro un dato numero di giorni prima della pubblicazione degli esiti della mobilità. Sarà unico su tutto il territorio nazionale il termine per l’invio delle proposte di candidatura corredate di curricula da parte dei docenti interessati.

Unici anche i termini l’avvio delle procedure di individuazione per l’invio delle proposte di incarico e per la formalizzazione degli incarichi stessi. Ciò dovrebbe dare tempi certi alle operazioni, che dovranno necessariamente concludersi in tempo utile per consentire lo svolgimento delle operazioni di mobilità annuale (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie) e di assunzione dei supplenti sia da parte degli uffici che dei dirigenti scolastici.

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Chiamata diretta, il Miur fa fuori punteggi e anzianità di servizio ultima modifica: 2017-03-07T08:34:19+01:00 da
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