Concorso docenti 2018, inglese B2: fino a 500 euro per la certificazione da sommare ai 24 CFU

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di Fabrizio De Angelis, La Tecnica della scuola  22.12.2017

– Gli aspiranti partecipanti al concorso docenti 2018 dovranno conoscere la lingua inglese e, se lo confermerà il bando, il livello di conoscenza richiesto sarà il B2, come abbiamo scritto in precedenza. Tuttavia, se per alcuni non sarà un problema, per tanti candidati questo potrebbe rappresentare un ostacolo.

Quanto costa la certificazione B2 in lingua inglese?

Infatti, se alcuni aspiranti docenti non avranno problemi durante la prova orale a dimostrare le loro capacità di lingua inglese, altri candidati avranno sicuramente notevoli difficoltà, specie se il livello B2 sarà quello effettivamente richiesto.
Per ovviare a ciò, i candidati dovranno correre ai ripari, o meglio, dovranno correre a studiare inglese e ottenere la certificazione tramite istituti riconosciuti.
Soprattutto, questo potrebbe gravare sulle spese, dato che il costo per ottenere una certificazione di lingua inglese di livello B2 potrebbe arrivare fino a 500 euro, come riferiscono alcuni candidati. A questo, bisogna aggiungere anche il fatto che non è nemmeno detto che i candidati riusciranno ad ottenere per tempo le certificazioni, specie i docenti abilitati che dovranno sostenere il concorso ad inizio gennaio, subito dopo il bando, come abbiamo visto.

Certificazione B2 lingua inglese e 24 CFU: un investimento per diventare insegnante

Non bisogna dimenticare che, per quanto riguarda il concorso per non abilitati, gli aspiranti dovranno acquisire i 24 CFU nelle discipline antropo – psoco – pedagogichee metodologie e tecnologie didattiche, che in base ai crediti di partenza posseduti da ogni candidato, potranno arrivare a spendere fino a 500 euro per ottenere i crediti necessari, come previsto dal decreto ministeriale 616/2017.
Quindi, 24 CFU e certificazione in lingua inglese B2, sommati potrebbero comunque rappresentare un investimento non indifferente per gli aspiranti insegnanti.

Metodologia CLIL

Dal canto suo, il Ministero vuole mettere in pratica i dettami del decreto Madia per i concorsi pubblici. Infatti, sul Testo Unico del Pubblico Impiego (D.Lgs. 65/2017) viene specificato, che “previsione dell’accertamento della conoscenza della lingua inglese e di altre lingue, quale requisito di partecipazione al concorso o titolo di merito valutabile dalle commissioni giudicatrici, secondo modalità definite dal bando anche in relazione ai posti da coprire”.

Per quanto riguarda la scuola, dobbiamo sottolineare che, il reale livello di inglese richiesto ai canditati sarà specificato sul bando di concorso, ma molto probabilmente si intenderà procedere su questa linea anche perché, è già in atto da anni la “rivoluzione CLIL”, anche se stenta a decollare. Motivo per cui, si vorrà proseguire su questa direzione, proprio selezionando dei potenziali docenti con competenze linguistiche adeguate alla metodologia CLIL.

Ma il Tar Lazio dice che è illegittimo il requisito dell’inglese B2 per il concorso INPS

In realtà, come abbiamo scritto in precedenza, il Tar Lazio ha giudicato illegittimo il requisito della conoscenza della lingua inglese al livello B2 per il concorso INPS: “nel decreto che dispone in via cautelare l’ammissione al concorso della ricorrentesi ordina all’Ente di Previdenza di rettificare il bando in esame, cancellando la clausola escludente che prevede la possibilità di partecipare al concorso – e, dunque, presentare la domanda … – solo ai soggetti in possesso della “certificazione” nonché di modificare la pagina web che predispone l’accesso solo a coloro che possiedono i requisiti indicati dal bando, di modo da consentire la partecipazione, non solo alla parte ricorrente, ma anche indirettamente a tutti i potenziali interessati”.

La domanda che si pongono in molti è: sarà così anche per i concorsi docenti?

Il ministero ha pubblicato, una tabella riassuntiva, in cui sono indicate chiaramente le modalità di

  1. Il corretto conseguimento dei 24 crediti e il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dal DM 616/2017 (con indicati insegnamenti, altre attività formative, SSD, voti e CFU/CFA) deve essere certificato da una istituzione universitaria o AFAM. La certificazione è necessaria a i fini della partecipazione al Concorso docenti.
  2. CFU/CFA già conseguiti nel corso degli studi universitari o AFAM, in forma curriculare o aggiuntiva (corso di laurea triennale, specialistica, magistrale, master universitari o AFAM di primo e di secondo livello, dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, corsi singoli), possono essere riconosciuti come validi dalle istituzioni universitarie o AFAM che rilasciano la certificazione di cui alla nota 1.
  3. Si devono possedere almeno 6 CFU/CFA in almeno tre dei quattro ambiti disciplinari previsti dal DM 616/2017.
  4. Per accedere al Concorso docenti è necessario il possesso sia dei 24 crediti formativi sia dei titoli di accesso alle Classi di Concorso previsti dai DM 259/2017, DPR 19/2016, DM 22/2005, DM 39/1998.
  5. I CFU/CFA utilizzati per l’accesso alle Classi di Concorso possono essere utilizzati anche per il raggiungimento dei 24 crediti formativi (salvo quanto previsto dalle note 1 e 2) e viceversa.

Il decreto specifica che chi ancora non si è laureato, potrà integrare i crediti formativi mancanti a titolo gratuito, mentre, chi è già laureato e deve integrare gli esami potrà farlo pagando al massimo 500 euro, che saranno ridotti in proporzione al reddito e al numero di crediti da conseguire.

Inoltre, i crediti potranno essere acquisiti esclusivamente presso enti interni al sistema universitario o dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Si potranno acquisire per modalità telematica un massimo di 12 crediti.
Potranno essere riconosciuti anche i crediti conseguiti nell’ambito di Master, Dottorati di ricerca, Scuole di specializzazione.

Il concorso: come si svolgeranno le prove

Il concorso del 2018 dovrebbe prevedere due prove scritte e una prova orale:

  • La prima prova scritta verte su una disciplina a scelta appartenente alla classe di concorso.
  • La seconda prova scritta verte sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecniche didattiche.
  • La prova orale si svolge su tutte le discipline della classe di concorso e per la verifica delle competenze in lingua straniera e informatiche.
  • Per quanto riguarda il sostegno è prevista una terza prova scritta relativa alla pedagogia speciale e alla didattica dell’inclusione.

Percorso FIT

Il percorso FIT, di durata triennale, è riservato a tutti i vincitori del concorso, che saranno suddivisi in due scaglioni annuali successivi.

Il FIT è così articolato:

  • il primo anno, svolto principalmente nelle strutture accademiche (con oneri a carico del MIUR) con momenti di tirocinio nelle scuole, è finalizzato al conseguimento del diploma di specializzazione all’insegnamento, specifico per la classe di concorso o per il sostegno. È previsto un compenso per 10 mesi di circa 600€ lordi.
  • il secondo anno vede momenti formativi integrati con il tirocinio nelle scuole e l’inizio di specifiche attività di insegnamento (supplenze brevi per assenze fino a 15 giorni).
    È previsto un compenso per 10 mesi di circa 600€ lordi, nonché lo stipendio per le supplenze brevi che saranno effettuate.
  • il terzo anno al partecipante sarà assegnata una cattedra vacante e disponibile, con tutte le responsabilità connesse. Percepirà lo stipendio pari a quello di una supplenza annuale.

Inoltre, si ricorda che al termine del primo e del secondo anno i candidati saranno soggetti a valutazione, così anche al termine del terzo anno e, in caso di valutazione positiva, saranno assunti a tempo indeterminato.

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Concorso docenti 2018, inglese B2: fino a 500 euro per la certificazione da sommare ai 24 CFU ultima modifica: 2017-12-23T04:26:31+01:00 da
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