Concorso docenti, chi può partecipare?

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  di Anna Maria de Luca, L’Huffington Post  22.6.2015. concorso33

La grande novità è che nella scuola pubblica si entrerà solo per concorso pubblico, aperto a chi è abilitato ad insegnare. Sembra scontato ma non lo è: l’aggrovigliamento di graduatorie e di vite che ha sempre reso tanto contorto l’accesso alla professione docente sta proprio nell’anomalia di un sistema che è sempre stato “misto”. Da una parte, la non frequenza dei concorsi nel tempo; dall’altra la possibilità che un concorso invece di dare due risultati (dentro o fuori) ne dia tre: superato ma non vinto. Tradotto: in graduatoria per tempo immemore ma con la sicurezza di essere assunti prima o poi.

La legge stabilisce che entro il 1° dicembre 2015 venga indetto un concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di 60 mila nuovi docenti. Un concorso che attribuirà un punteggio aggiuntivo a chi ha insegnato a tempo determinato nella scuola per un periodo continuativo di 180 giorni e a coloro che possiedono un titolo abilitante conseguito tramite procedure selettive pubbliche o lauree magistrali a ciclo unico. Potranno dunque partecipare al prossimo concorso i vincitori del concorso Profumo del 2012 – che attendono la cattedra e che potrebbero decadere, se non verranno assunti entro tre anni – e coloro i quali sono iscritti nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente.

Si apre quindi la possibilità dell’assunzione a tempo indeterminato per chi ha conseguito il TFA (tirocinio formativo attivo), il PAS (percorsi abilitanti speciali), per i laureati in Scienze della Formazione Primaria, mentre i neolaureati e i docenti senza abilitazione dovranno attendere che si bandisca un nuovo corso abilitante. È una soluzione di compromesso alla quale si è arrivati dopo diversi passaggi politici. Il bando per il terzo ciclo del TFA sarà attivato per dare la possibilità a tutti i laureati della magistrale di potersi abilitare, e di non attendere quindi la nuova procedura del corso-concorso. Il primo ciclo è uscito a maggio 2012, il secondo a maggio del 2014 e il prossimo dovrebbe uscire prima di maggio proprio per poter dar loro modo di accedere al concorso.

In numeri, risultano 89mila i laureati in Scienze della formazione primaria vecchio ordinamento (noti come FTP VO), che all’epoca era abilitante; 55mila i diplomati magistrali del tempo in cui il diploma era abilitante; 500 i Congelati SISS; 69 mila quelli che hanno fatto i PAS; 33 mila i TFA del I e del II ciclo, più i laureati prima del 2001/2002 (circa 30mila). È evidente come il sistema che è stato in piedi fino ad ora introduca palesi disparità ponendo in condizione diversa studenti iscritti al medesimo corso di laurea, a seconda dell’anno. Ad esempio il Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria (SFP), Vecchio Ordinamento (VO), quando nacque (con il D.M. 26 maggio 1998) era abilitante e per questo era a numero programmato, calcolato in base al fabbisogno nazionale. Con un curriculum aggiuntivo si poteva poi ottenere la specializzazione per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap (il cosiddetto sostegno). Ovvio che la necessità di ristabilire ordine in un tale marasma non poteva prescindere dal fissare come punto fermo quello deciso appunto dalla riforma: a scuola da ora in poi si entrerà solo per concorso aperto agli abilitati.
La dote complessiva per la Buona Scuola è stata fissata nella legge di stabilità: 1 miliardo per il 2015 e 3 miliardi a regime. Mai sono state stanziate cifre cosi alte per la scuola. La maggior parte di questi soldi sono destinati alla stabilizzazione dei precari. Facendo i conti, alla quota di 120mila si arriverebbe assumendo i 12mila tra vincitori e idonei del “concorsone” Profumo del 2012. A questi si aggiungono poi gli 80-90mila precari storici inseriti nelle Gae e altri 20mila circa tra i supplenti annuali delle Graduatorie d’istituto. L’operazione dovrebbe costare poco meno di 700 milioni nel 2015 (i docenti in più sul sostegno sono finanziati dal decreto Carrozza) e un paio di miliardi a regime.

Concorso docenti, chi può partecipare? ultima modifica: 2015-07-22T18:35:23+02:00 da
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