Il parere, richiesto dalla stessa Fedeli, dovrà servire ad assicurare comportamenti omogenei su tutto il territorio nazionale relativamente alla revisione di tutti i contratti a tempo indeterminato (6.619) e a quelli (oltre 23 mila) a tempo determinato (supplenze annue o fino al termine delle attività).

Con tutta probabilità, come la Ministra ha anticipato subito dopo la sentenza del Consiglio di Stato, il rapporto di lavoro in atto dovrebbe rimanere valido per tutto l’anno scolastico in corso per non compromettere la continuità didattica. Ma dal prossimo anno scolastico gli effetti della sentenza dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) farsi sentire sia con l’annullamento delle nomine in ruolo disposte a suo tempo con riserva sia con la retrocessione in II fascia d’istituto, insieme agli altri abilitati) dei diplomati cancellati dalle GAE (e, conseguentemente, dalla I fascia delle graduatorie d’istituto).

Sarà interessante conoscere anche l’orientamento dell’Avvocatura dello Stato circa la posizione giuridica dei tanti controinteressati esclusi dalle nomine in ruolo o dai contratti a tempo determinato, in quanto preceduti da quei diplomati magistrali privati, ora, del titolo che aveva consentito la precedenza.

Il 23 marzo è anche previsto l’insediamento del nuovo Parlamento.

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