Docenti di potenziamento divisi tra supplenze, sostegno e assenza di mansioni: una questione ancora aperta

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di Katjuscia Pitino, Orizzonte Scuola, 12.12.2017

– Per quanto se ne dica l’organico di potenziamento di cui all’art.1 comma 68 della Legge 107 del 2015 stenta ancora ad essere utilizzato correttamente.

Benché la Legge 107 abbia voluto creare questa nuova categoria di insegnanti e le svariate circolari ministeriali abbiano sottolineato la differenza inesistente tra docenti dell’organico di diritto e docenti su posti di potenziamento, equiparati a livello contrattuale e senza un rigida separazione, i docenti di potenziamento, nei fatti, vivono una situazione anomala e diversificata nelle diverse realtà scolastiche:

  • ci sono quelli utilizzati esclusivamente solo per la sostituzione dei colleghi assenti, avendo molti dirigenti scolastici destinato questa categoria di docenti solo per tale finalità, in totale diniego quindi del disegno originario della Legge 107 ovvero il raggiungimento degli obiettivi formativi prioritari di cui all’art. 1 comma 7;
  • quelli che si dividono tra un’assurda percentuale: 50% dedicato alle sostituzioni di cui sopra e 50% al recupero e al sostegno degli alunni con difficoltà;
  • in ultimo, i docenti che non svolgono alcuna mansione legata alla funzione docente, tra questi si distinguono quelli che prendono coscienza della condizione assurda e frustrante cui sono relegati e quelli che approfittano di questa occasione, tacendo subdolamente per non creare conflitti con la dirigenza.

Da che cosa dipenderà tutto questo?

Da una progettualità assente da parte delle scuole, dall’incapacità di taluni dirigenti di impiegare fattivamente questi docenti potenziatori se non per la sostituzione dei colleghi assenti, da un sistema centrale incapace di verificare concretamente lo sviluppo dei dispositivi creati dalla Legge 107.

Eppure nel processo di autovalutazione interna che le scuole stanno svolgendo si raccomanda sempre di monitorare gli sviluppi di quanto programmato e addirittura nell’ultima Nota ministeriale sulla formazione dei docenti, la n.47777 dell’8 novembre 2017, tra le iniziative formative a livello territoriale, si indica di affrontare il tema del miglior utilizzo da parte delle istituzioni scolastiche, dell’organico di potenziamento. Dunque c’è la volontà da parte dell’Amministrazione centrale di sollecitare buone pratiche per il corretto uso dell’organico di potenziamento, ma come accade molto spesso non si intraprendono misure, anche ispettive, idonee a verificare come stanno esattamente le cose e così la Legge 107 sul territorio nazionale è una nessuna e centomila.

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Docenti di potenziamento divisi tra supplenze, sostegno e assenza di mansioni: una questione ancora aperta ultima modifica: 2017-12-12T09:11:52+01:00 da
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