di Aldo Domenico Ficara, Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 6.11.2016
– Passato il 4 dicembre, data del referendum costituzionale, qualcuno inizierà a fare i conti sulle reali probabilità riguardanti l’inizio dei lavori parlamentari ( nuovo governo ) su una possibile nuova riforma nel mondo dell’istruzione, qualcuno l’ha già battezzata “La Grande Scuola”. Quindi dopo “La Buona Scuola” è probabile che ci sia “La Grande Scuola”. Ancora non trapelano i nomi degli autori di tali lavori, ma i ben informati citano i suoi punti cardine:
- Licei che passano da 5 a 4 anni di corso
- Modifica dell’esame di Stato ( introduzione sistemica delle prove Invalsi )
- Modifica dell’orario settimanale dei docenti
- Obbligo per tutti i docenti di corsi di aggiornamento sul sostegno
- Modifiche sulla figura della RSU
- Alleggerimento delle responsabilità organizzative per i Dirigenti scolastici sulla sicurezza strutturale degli edifici scolastici
- Revisione del valore legale del titolo di studio
- Modifiche sui finanziamenti tra scuole pubbliche statali e paritarie
Sempre i ben informati parlano di un ritorno dell’albo professionale dei docenti, ripreso dal disegno legge n. 953 elaborato a suo tempo ( 2008 ) da Valentina Aprea, ma quest’ultima ipotesi trova numerosi contrasti politici. Non ci resta che aspettare, per vedere di persona l’attendibilità di queste fonti ( RTS rimane molto scettica ). Per il momento diciamo “La Grande Scuola “ non vede l’ora di entrare in campo.
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Dopo “La Buona Scuola” ci sarà “La Grande Scuola”? ultima modifica: 2016-11-06T17:54:47+01:00 da