Gli studenti italiani hanno buoni punteggi nelle prove di lettura in digitale

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La Stampa 13.1.2016.  

Gli esiti del “digital reading” dell’indagine Ocse Pisa 2012
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Hanno buone capacità di navigazione generica sul web, ma si smarriscono facilmente quando si tratta di fare ricerche più raffinate o approfondite; usano frequentemente il computer per studiare a casa, ma non altrettanto a scuola; hanno buoni punteggi nelle prove internazionali di lettura in digitale, ma il 15,7% di loro non ha il livello minimo di abilità per destreggiarsi senza problemi fra i contenuti di ipertesti complessi.

Le competenze dei quindicenni italiani sono al centro del Focus di approfondimento del Miur «Studenti, computer e apprendimento: dati e riflessioni», che analizza gli esiti delle prove di lettura in digitale dell’indagine Ocse Pisa 2012.

Le competenze digitali degli studenti e la formazione degli insegnanti sono fra gli obiettivi qualificanti del Piano Nazionale Scuola Digitale del Ministero che – spiega viale Trastevere – «non prevede un semplice dispiegamento di tecnologia nella scuola, ma punta alla costruzione di una visione di educazione nell’era digitale».

Nelle prove di lettura in digitale gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio medio di 504, superiore alla media Ocse di 497. Ma pochi sono i ragazzi con le performance più elevate.

Quattro sono infatti i livelli di competenza previsti dalle prove (dal 2 al 5). Il 32% degli studenti risulta avere capacità elevate di navigazione e sa districarsi in Rete fra testi di formato diverso cercando le informazioni richieste. Il 23,8% si posiziona al livello 4 (Strong Performers) e l’8,2% al livello 5 (Top Performers). Competenze che risultano in linea con la media Ocse: 8% Top Performers e 22,1% Strong Performers.

Il 31,4% degli studenti italiani si attesta sul livello intermedio, il 3 (Moderate Performers), sopra la media Ocse pari al 29,9%. Mentre il restante 36,6% rientra nelle categorie più basse: il 20,9% è al livello 2 (Low Performers) e 15,7% sotto il livello 2. Risultati comunque migliori rispetto alla media Ocse.

Un altro dato riferito all’Italia riguarda le capacità di navigazione dei nostri ragazzi quando devono svolgere compiti scolastici. Se quando si tratta di affrontare una navigazione semplice e molto generica sono sopra la media Ocse, scendono sotto la media quando è richiesto loro di svolgere una ricerca più mirata. Il 67% dei quindicenni italiani usa il pc a scuola contro il 72% della media Ocse, il 99% ha almeno un pc a casa contro il 96% della media Ocse. Un risultato generale evidenziato dallo studio è che i punteggi nei test di Digital Reading sono migliori nei Paesi in cui gli studenti fanno un uso equilibrato del computer, tanto a scuola quanto a casa.

Nel rapporto tra numero di studenti e disponibilità di computer, l’Italia si attesta di poco sotto la media Ocse (4,1 contro 4,7), mentre risultano ancora basse le percentuali di utilizzo della Rete per fare i compiti: 28,8% a scuola (41,9% media Ocse) e 49,1% a casa (54,9% media Ocse). Positivo è il dato relativo alla dipendenza da Internet (intesa come navigazione per oltre 6 ore al giorno): l’Italia si attesta al 5,7%, contro la media Ocse del 7,2% e le punte del 10% di Paesi come Danimarca, Olanda e Grecia e del 13% della Svezia.

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