Gli studenti italiani preferiscono i licei ma i tecnici migliorano

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di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore, 8.2.2018

– Agli studenti italiani continua a piacere il liceo. La conferma giunge dai numeri sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico. Ha scelto un indirizzo liceale il 55,3% dei ragazzi e delle ragazze che a settembre frequenteranno la prima superiore. Con una predilezione per lo scientifico: 25,6%, quattro volte il classico. Ma una buona notizia arriva anche dagli istituti tecnici che registrano un “rimbalzo”. Seppure mini: dal 30,3% al 30,7 per cento. Male i professionali che, nonostante la riforma appena varata, scendo al 14 per cento. Ma la ministra Valeria Fedeli non si arrende ed è convinta che già tra 12 mesi saranno il laboratori del Made in Italy. 

I numeri complessivi
Le famiglie italiane dimostrano di avere sempre più dimestichezza con le iscrizioni online. Che si sono chiuse ieri sera alle 20.00 e hanno riguardato 1.455.850 studentesse e studenti dalla primaria alla secondaria di secondo grado. Esclusa solo l’infanzia per cui anche quest’anno la domanda era cartacea.
Il 71,8% degli utenti è riuscito a fare da sé, utilizzando la procedura web senza chiedere l’ausilio delle scuole. Un anno fa erano il 69 per cento.

Le scelte dei ragazzi
Per il quinto anno consecutivo i licei convincono più di un iscritto su due. Arrivando stavolta a quota 55,3% contro il 54,6% delle scelte per il 2017/18 . Lo scientifico (tra indirizzo tradizionale, scienze applicate e sezione sportiva) si conferma in testa alle preferenze: lo sceglie il 25,6% delle studentesse e degli studenti. Erano il 25,1% lo scorso anno. Aumenta anche quest’anno la percentuale di iscritti al Classico: sono il 6,7%, rispetto al 6,6% dell’anno scorso
In lieve aumento le preferenze per il Liceo linguistico (dal 9,2% al 9,3%). Lieve calo per l’artistico (dal 4,2% dell’anno scorso al 4,1% di oggi) e per il liceo europeo/internazionale (dallo 0,7 all0 0,5%). Cresce anche il liceo delle scienze umane cresce: lo sceglie l’8,2% rispetto al 7,9% dell’anno scorso. Licei musicali e coreutici ancora sotto l’1 per cento:i primi sono fermi allo 0,8%, i secondi allo 0,1.

Incremento per i Tecnici, lieve flessione per i Professionali
Dai tecnici arriva il primo segnale di risveglio. Si passa, come detto, dal 30,3 al 30,7 per cento. Il settore economico è all’11,4% (l’anno scorso era all’11,2%); il tecnologico, con i suoi indirizzi, continua ad attrarre maggiormente, con il 19,3% delle scelte (il 19% lo scorso anno). Diminuisce invece l’appeal dei professionali. Che passa, nonostante il recente riordino, dal 15,1 al 14 per cento. Ma la ministra Fedeli è convinta che gli effetti delle novità si sentiranno l’anno prossimo: «Siamo convinti che l’eliminazione della sovrapposizione con alcuni indirizzi tecnici e la maggiore aderenza dei percorsi offerti con la tradizione del Made In Italy e le peculiarità dei territori potrà fare dei professionali laboratori di innovazione, rilanciandoli definitivamente».

Licei al top nel Lazio, tecnici in Veneto
Anche quest’anno il Lazio si conferma la regione con la maggiore percentuale di iscritti ai Licei, con il 68,1%. Seguono Abruzzo(60,8%), Campania (59,8%), Umbria (59,5%), Sicilia (59%). Il Veneto si conferma la regione con meno ragazzi che scelgono gli indirizzi liceali (46%) e la prima nella scelta dei tecnici (39,2%). Davanti a Friuli Venezia Giulia (37,7%) ed Emilia Romagna (36,2%). Il territorio con la più alta percentuale di iscritti negli istituti professionali è infine la Basilicata (16,8%), seguita da Emilia Romagna (16,6%), Campania e Puglia (15,9%).

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