Il malus del bonus. Buono cultura senza appeal, solo il 61% dei diciottenni l’ha chiesto

di Valentina Conte, la Repubblica Economia & Finanza, 25.9.2017

– Ora entra anche la musica. L’iniziativa è appena in vigore
per i nati nel ’99. Ma potrebbe essere l’ultima volta.

ROMA. L’ultima baruffa è su cd e vinili. “È una cavolata non aver dato la possibilità anche a noi ’98 di comprare la musica. Siamo stati fino ad ora ad aspettare il buono dei ’99 ed esce fuori che non possiamo”. Michela è furibonda. Come tanti ’98. Ce l’hanno con quelli del ’99. Quasi 579 mila ragazzi che quest’anno hanno compiuto o stanno per compiere 18 anni. Anche a loro – come alla classe ’98 – il governo Renzi ha destinato un bonus da 500 euro. Ma solo loro e non gli altri possono spenderlo, dal 19 settembre e fino al 31 dicembre 2018, anche per dischi e corsi (di teatro, lingua e musica). Oltre che per libri, concerti, cinema, teatro, danza, musei, eventi culturali. Il punto però è un altro. Il bonus diciottenni non è andato come Palazzo Chigi sperava. Al punto che, con ogni probabilità, non verrà rifinanziato per una terza volta nel 2018.

D’altro canto solo il 61% del primo giro – la classe ’98 – l’ha richiesto (poco più di 351 mila ragazzi). Sono avanzati 114 milioni su 290 milioni stanziati. E dei bonus prenotati, la metà sono ancora da spendere: circa 90 milioni di euro. Hanno ancora tre mesi per farlo, a un ritmo medio di un milione di euro al giorno. Tra università e Natale non dovrebbero esserci problemi. Ma molti giovanissimi attendevano il decreto sul bonus gemello per quelli del ’99, così da puntare sulla musica, dallo streaming agli album digitali. Arrivato il decreto: per loro niente cd. Dovranno ripiegare su libri e cinema, di gran lunga le scelte più gradite (77% e 18%).
Ma come mai un’adesione così poco entusiasta? “All’inizio ci sono stati i problemi con lo Spid, l’identità digitale necessaria per ottenere il bonus”, spiega Tommaso Tosi, appena iscritto alla Bocconi, classe ’98, ideatore e moderatore del gruppo Facebook “18app-Bonus Cultura” (14 mila iscritti). “Ma poi gli ostacoli tecnici sono stati superati. La verità è che in molti prevale il disinteresse. Se non ti piace leggere, non vai ai concerti o al cinema, cosa te ne fai? Discorso diverso se si potesse acquistare anche l’elettronica. Lo chiedono in tanti, ma certo a quel punto non sarebbe un bonus cultura “. In effetti alcuni post sono spiazzanti.

“Ciao ragazzi, mi sono rimasti 400 euro e non so cosa farmene, qualche idea?”, scrive Gianluca. Risponde stizzita Stella: “Visto che vedo 200 post al giorno di persone che non sanno più cosa comprare, che ne dite se facciamo un post unico con i libri che consigliereste di leggere almeno una volta nella vita?”. Comincia lei, con un lungo elenco dal Ritratto di Dorian Gray alla Saga di Harry Potter. “C’è anche da dire che il governo ha interrotto gli spot tv due o tre mesi prima della scadenza del 30 giugno scorso per la classe ’98: molti l’hanno dimenticata”, dice Tommaso. Scadenza tra l’altro prorogata, nel tentativo di Palazzo Chigi di includere più diciottenni possibile. “A scuola poi il messaggio non è passato, nessuno dei miei insegnanti ci ha parlato di bonus, nessuna circolare li obbligava a farlo”.

E poi c’è il cosa comprare. Diversi ragazzi chiedono di prendere lettori di ebook, iPad, computer. Non si può. Altri sono disposti a barattare il buono. “È illegale, cancello personalmente tutti i post che alimentano questi scambi”, conferma Tommaso. Ma un mercato nero di fatto esiste. Tra chi acquista con i soldi del governo e poi rivende. Chi si fa fatturare libri, ma in realtà si assicura un tablet. O chi porta l’intero buono al negoziante in cambio dei 500 euro in contanti. A quanti chiedono in questi giorni se si possono fare abbonamenti ai siti di musica in streaming, qualcuno risponde semiserio: “Ma non va più di moda crackare? “. Una battuta rivelatrice dell’abitudine di molti giovani (e non solo) di rimediare in altro modo film, musica, giochi. Ecco perché Ilaria si lamenta: “Il ridicolo è non poter pagare la tassa regionale dell’università, almeno quella: che bene o male la music in free download la trovi”. Disarmante per un governo che ha stanziato per i primi due giri del bonus (2016-2017) più di mezzo miliardo (580 milioni).

Su tutto vale l’ironia di Walter, ventenne: “Quando sei un ’97 e senti i ’98 lamentarsi perché non possono comprare cd…”.

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