Intesa del 29 dicembre. Le novità

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dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 30.12.2016

– Mobilità scuola 2017/18: accordo Miur-sindacati e vincolo triennale.
Nell’intesa del 29/12 vi è stata una evidente apertura del Ministero dell’Istruzione sulla mobilità per il prossimo anno nonostante i vincoli della legge 107/2015. La nuova intesa firmata ieri tra Miur e confederali + Snals (la Gilda non ha firmato) permette infatti ai docenti di svincolarsi dalla permanenza di tre anni nella provincia e nella scuola assegnata. E’ il risultato (palese e da tempo scontato) di mesi di proteste dei docenti che immessi in ruolo lo scorso anno si sono trovati a doversi trasferire lontano da casa. E in questa direzione la spallata decisiva è venuta dai risultati del referendum del 4 dicembre.
Insomma: si è trattato della ratifica di quanto velatamente anticipato dalla neoministra Fedeli e dallo stesso Renzi. Era il dato più scontato alla vigilia delll’incontro.

– (Solo) 5 le preferenze su sede.
Inoltre con la nuovo contratto sulla mobilità (peraltro ancora da scrivere) dal prossimo anno scolastico 2017/2018 i docenti avranno la facoltà di indicare fino a 5 preferenze analitiche di sedi scolastiche e 10 province; le sedi potranno essere anche relative all’ambito di appartenenza. Oppure potranno scegliere 15 province diverse dove essere assegnati. La mobilità del 2017, in altre parole, cancellerà una delle questioni che era stata maggiormente contestata dai docenti, ovvero il vincolo triennale e il trasferimento negli ambiti territoriali Ora sara possibile il passaggio da titolarità di ambito a titolarità di scuola. Inoltre si opererà in un’unica fase per ogni grado di scuola e come lo scorso anno, i movimenti provinciali precederanno quelli interprovinciali.

– Ritorno all’antico.
Si ritornerà come prima del 2016/17 a movimenti senza distinzione di data di assunzione e tutti i docenti, compresi i neoimmessi in ruolo nel 2016/17, potranno partecipare ai movimenti sia per la fase provinciale sia per quella interprovinciale.
I docenti soprannumerari su sede potranno indicare una sede all’interno dell’ambito di titolarità, sia nel movimento a domanda che in quello d’ufficio.

– Resta la chiamata diretta.
Rimane invece integra la facoltà dei presidi scegliere, discrezionalmente, gli insegnanti più graditi assegnati nell’ambito. Criteri e modalità saranno definiti in un incontro successivo tra Miur e OOSS, ma non c’è stata la disponibilità a farli rientrare nel testo dell’intesa. Non è passata in paricolare l’idea di una tabella di valutazione specifica con dei requisiti di punteggio (ad esempio relativo al servizio) tali da correggere almeno in parte molte delle storture registrate lo scorso anno.

– Servizio preruolo.
Saranno riviste le tabelle dei punteggi relative al servizio preruolo e in altro ruolo prestato nella scuola statale. Ciò ai soli fini delle operazioni di mobilità: per la definizione delle graduatorie interne di istituto nulla cambia.

– Quote.
I posti residuati al termine delle operazioni di mobilità saranno assegnati come segue:

  • il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni,
  • il 30% alla mobilità,
  • il 10% alla mobilità professionale (da riequilibrare nei successivi contratti).

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Intesa del 29 dicembre. Le novità ultima modifica: 2016-12-30T11:51:39+01:00 da
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