La sfida degli scrutini

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Tuttoscuola,  4.6.2015.  

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Con esclusione delle classi terminali di ciclo, gli scrutini finali sono nel mirino degli scioperi proclamati per i primi due giorni delle operazioni, per l’intera giornata secondo i Cobas e per la prima ora secondo i cinque sindacali.

In particolare, questi ultimi hanno diffuso una particolareggiata informativa sulle modalità di partecipazione allo sciopero con l’obiettivo di ottenere il massimo risultato con il minimo dispendio di adesioni (e di ritenute sullo stipendio).

Partendo, infatti, dalla considerazione che in sede di scrutinio il consiglio di classe è organo perfetto e deve operare con tutti i suoi componenti, viene suggerita l’astensione di un solo docente per ogni consiglio di classe in modo da impedire in forma generalizzata l’effettuazione delle valutazioni degli alunni.

Il dettaglio delle indicazioni, accompagnato anche da alcune FAQ esplicative, lascia intendere che i sindacati contano di ottenere un risultato di grande rilievo per dimostrare la validità delle loro tesi con la condivisione dell’intera categoria.

L’Associazione Presidi (ANP) dal canto suo ha fornito controindicazioni per aiutare i dirigenti scolastici a contenere o annullare lo sciopero degli scrutini.

Innanzitutto l’ANP contesta la formula dello sciopero a ‘scacchiera’ con un docente astenuto per ciascun scrutinio che bloccherebbe per tutta la giornata (e non quindi per la prima ora come affermato) ogni operazione di scrutinio.

Per aggirare il blocco l’ANP consiglia di anticipare la convocazione degli scrutini a prima del termine delle lezioni, in quanto da quest’anno non hanno più effetto le disposizioni contenute nel Testo Unico del 1994 (abrogate dal decreto legislativo 226/2005) che, soltanto per le superiori, prescrivevano di effettuare gli scrutini finali al termine delle lezioni.

Per tranquillizzare i dirigenti scolastici, l’ANP ricorda che “anticipare gli scrutini non costituisce comportamento antisindacale, perché le norme cui fanno riferimento sono invalide e la vigilanza sull’osservanza degli ordinamenti spetta all’Amministrazione e non al sindacato”.

Più che una sfida, quella degli scrutini sembra una guerra.

La sfida degli scrutini ultima modifica: 2015-06-04T15:37:09+02:00 da
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