Legge di Bilancio, ecco il pacchetto istruzione: 1500 ricercatori e novità per presidi e Ata

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di Valentina Santarpia, Il Corriere della sera, 17.10.2017

– Nel pacchetto di risorse destinate al ministero dell’Istruzione ci sono i fondi per bandire nuovi posti per ricercatori (non solo universitari) e per equiparare gli stipendi dei presidi a quelli dei dirigenti pubblici. In arrivo anche norme salva collaboratori scolastici.

«Le assunzioni in Università ed enti di ricerca sono «nuova linfa», ha spiegato Pier Carlo Padoan in conferenza stampa presentando ieri la nuova legge di Bilancio. E infatti uno dei punti chiave delle risorse destinate quest’anno al comparto Istruzione riguarda proprio i ricercatori: stanziati i fondi per assumerne 1500, tra università ed enti di ricerca. Ma non è l’unico. Con la Finanziaria di quest’anno vengono finalmente sbloccate le risorse per pagare gli scatti di anzianità ai docenti universitari, fermi da anni. E sopratutto arriva la possibilità di equiparare gli stipendi dei dirigenti scolastici a quelli dei dirigenti pubblici: i presidi da mesi protestano per questo mancato riconoscimento, a fronte di un’assunzione di ruoli e responsabilità sempre più pesanti.

Aumenti in busta paga per i prof e piano straordinario per gli Ata

Per quanto riguarda insegnanti e professori, arriverà come previsto anche per loro l’aumento previsto dal rinnovo del contratto pubblico, con gli 85 euro (rimodulati poi in base alla categoria). E con il ministero delle Finanze che sta facendo le dovute verifiche per evitare che l’arrivo del bonus rinnovo annulli quello del bonus Renzi, vanificando di fatto l’accordo. Un’altra categoria interessata dalla legge di Bilancio è quella degli Ata, i collaboratori tecnico amministrativi, anche loro in agitazione come i presidi per svariati motivi. Le assunzioni previste non hanno coperto le richieste effettive delle scuole ( i sindacati stimano 12 mila posti vacanti per il 2017/2018, un peso soprattutto per le segreterie gravate di lavoro) e a peggiorare la carenza di organico c’è la norma che impedisce di avere sostituzioni per gli Ata assenti per malattia, maternità compresa. Il Miur non è riuscito ad ottenere nuovi posti per gli Ata ma sicuramente risorse per un piano straordinario per rinforzare il settore, a partire dai dirigenti amministrativo: potrebbe essere bandito un nuovo concorso per assumerne di nuovi e regolarizzare tutti quelli che svolgono il ruolo senza riconoscimento effettivo, e inoltre potrebbe essere rivista la norma anti-supplenze. Molti aspetti tecnici dovranno essere ancora chiariti nei prossimi giorni, ma intanto la ministra Valeria Fedeli sembra soddisfatta: «Risorse per formazione, ricerca e innovazione: è questo il miglior investimento per il futuro non soltanto delle nuove generazioni, ma dell’intero Paese», commenta.

Link: «Solo briciole»

Scontenti invece gli studenti universitari: «Non si prevede alcuna norma in grado di garantire il diritto allo studio alle migliaia di studenti e studentesse che ogni anno non ottengono la borsa di studio – rileva Link coordinamento universitario – e sono obbligati a spendere centinaia di euro di affitto per la mancanza di posti letto nelle residenze, non si finanzia il Fondo di Finanziamento Ordinario tagliato di un miliardo nel 2010, si prevedono solo 1.500 assunzioni quando ne servirebbero almeno 5000 all’anno per quattro anni per tornare al numero di docenti del 2010 e dare un futuro alle migliaia di precari dell’Università e degli Enti Pubblici di Ricerca che, senza alcuna certezza lavorativa, tengono in piedi i corsi di laurea e la ricerca del nostro Paese, si prevede il recupero degli scatti stipendiali dei docenti universitari solo a partire dai prossimi anni.

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Legge di Bilancio, ecco il pacchetto istruzione: 1500 ricercatori e novità per presidi e Ata ultima modifica: 2017-10-17T16:15:42+02:00 da
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