Liceo breve. Come Valeria Fedeli ministra giuliva può salvare la faccia

di Vincenzo Pascuzzi, Aetnascuola.it, 16.8.2017

– La ministra è ancora in tempo a sospendere (non ritirare, per salvare la faccia sua e del Miur) il decreto sulla sperimentazione del percorso quadriennale, convocare i Sindacatoni a fine agosto, farsi molte foto con loro, calendarizzare altri incontri successivi e magari poi avviare discretamente il decreto contestato sul binario morto, come pare stia accadendo con il contratto dei presidi “arrabbiati”.

La ministra Fedeli è in affanno, sta cercando di rimediare al “brutto ruzzolone” del decreto sul liceo breve o quadriennale, di spegnere il devastante incendio agostano da lei stessa appiccato.

Lunedì 14 agosto a Radio Uno, Fedeli aveva negato l’intenzione ministeriale e governativa di voler risparmiare sul personale e che il liceo amputato o scontato a saldo comportasse l’“asinizzazione” degli studenti.

Addirittura ieri – era Ferragosto! – la ministra ha scritto al Corriere una lettera di replica alle precise e taglienti critiche di Pierluigi Battista.  Valeria Fedeli cerca – malamente e invano – di storicizzare  la sua iniziativa rispolverando e collegandola alla tentata “riforma dei cicli scolastici messa a punto dal ministro Berlinguer nel 2000”e di ipotizzare un incredibile e frettoloso collegamento – udite, udite! – con l’estensione dell’”obbligo scolastico fino al diciottesimo anno di età”.

Tutto ciò accade a solo due settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico e mentre è iniziato  una sorta di “semestre bianco” politico con le due Camere che scadono appunto tra sei mesi, e poi le elezioni politiche e il cambio di governo e ministri.

Fedeli avrebbe fatto bene a seguire la richiesta, il consiglio, l’ultimatum di Cgil Scuola. Il 10 agosto Francesco Sinopoli, denunciava la “farsa sperimentale” e chiedeva di ritirare immediatamente “il decreto e l’apertura di un confronto con le parti sociali e con tutta la comunità della scuola”.

La ministra è ancora in tempo a sospendere (non ritirare, per salvare la faccia sua e del Miur) il decreto sulla sperimentazione del percorso quadriennale, convocare i Sindacatoni a fine agosto, farsi molte foto con loro, calendarizzare altri incontri successivi e magari poi avviare discretamente il decreto contestato sul binario morto, come pare stia accadendo con il contratto dei presidi “arrabbiati”.

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