USR per la Liguria, 15.4.2015
Le linee guida elaborate a livello regionale muovono dalle considerazioni sottoriportate e da un confronto tra le diverse esperienze maturate nelle scuole Liguri, non intendono surrogare le disposizioni, ma piuttosto costituire una sintesi della norma che identifica ruoli, procedura e tempistica utili a supporto del processo di integrazione.
CONSIDERAZIONI:
Linee guida per l’integrazione
ultima modifica: 2015-04-16T06:47:14+02:00
da - la Disabilità è una condizione personale, oggettiva, accertabile e valutabile secondo parametri definiti dall’O.M.S. (ICD10, DSM 4°).
- La situazione di handicap, o disabilità, scaturisce dall’ impatto tra le difficoltà individuali ed il contesto di vita, sociale ed ambientale.
- La scuola opera in riferimento all’ handicap (anche se non è considerato attuale l’uso di questo termine) e cioè in due direzioni: a) potenziare le risorse individuali, e non solo per l’alunno disabile, b) favorire la modifica del contesto ambientale e sociale in funzione di una maggiore e migliore partecipazione di ciascuno, con le proprie risorse (qualunque esse siano) alla vita di tutti.
- Il concetto di integrazione, così come introdotto dal sempre valido documento Falcucci, implica proprio questo: un “nuovo modo di essere della scuola”, cioè la flessibilità della struttura in modo che ciascuno, qualunque sia la sua situazione personale, possa essere protagonista del proprio percorso di crescita e sentirsi ed essere elemento non aggiunto ma integrante di quel contesto.
- Il concetto di inserimento implica il riconoscimento dell’estraneità dell’elemento inserito, il concetto di integrazione richiama la piena appartenenza di ciascuno, senza il quale il contesto non è “integro”, intero, completo.
- La valutazione, anche quantitativa, delle risorse necessarie per il processo di integrazione scolastica non è attuabile in riferimento al solo parametro disabilità, ma in riferimento al progetto che si intende attuare, finalizzato al potenziamento delle risorse individuali ed a favorire le migliori condizioni socio – ambientali. Quindi gli elementi da prendere in considerazione dovrebbero riguardare non solo la situazione individuale dell’alunno disabile, ed in particolare le sue potenzialità, ma anche il contesto di integrazione.
- Il concetto di integrazione non è legato necessariamente all’handicap, ma riguarda lo “star bene a scuola” di tutti con tutti, il sentirsi di “appartenere”. Non è da considerarsi come un postulato pedagogico, ma diventa impegno educativo soprattutto nelle situazioni in cui, per varie situazioni individuali, culturali o sociali sia presente, anche all’interno della scuola, il rischio di emarginazione, esclusione o prevaricazione. L’integrazione deve essere obiettivo di tutto il contesto scolastico.