Orizzonte Scuola, 13.3.2018
– L’Inps ha pubblicato il messaggio n. 1074 del 9 marzo 2018, al fine di fornire istruzioni in materia di certificazione nei casi di permanenza prolungata di pazienti presso le Unità operative di Pronto Soccorso.
In premessa, l’Istituto di Previdenza evidenzia che sono sempre più frequenti i casi permanenza prolungata di lavoratori presso le Unità operative di pronto soccorso e che in molte strutture ospedaliere sono state istituite le strutture semplici di Osservazione Breve Intensiva (OBI) e Degenza Breve (DB).
ASSIMILAZIONE A RICOVERO OSPEDALIERO
La permanenza presso le Unità di Pronto Soccorso e le strutture di OBI e di DB presenta le stesse caratteristiche del ricovero ospedaliero e tale deve essere considerata ai fini della tutela previdenziale, laddove prevista, e della relativa certificazione medica da produrre.
Due sono le fattispecie verificabili:
Nel primo caso (ospitalità notturna), il lavoratore dovrà farsi rilasciare, da parte della struttura ospedaliera, apposito certificato di ricovero.
Nel secondo caso (dimissione), il lavoratore dovrà farsi rilasciare un certificato di malattia.
TRASMISSIONE TELEMATICA CERTIFICATO
Le Unità di Pronto Soccorso e le strutture di OBI e di DB trasmettono i certificati all’Inps telematicamente. Qualora ciò non fosse possibile, per ragioni imputabili alle strutture stesse, i certificati andranno rilasciati in modalità cartacea.
Nel messaggio dell’Inps, si sottolinea che, in caso di certificato cartaceo, la dicitura “prognosi clinica” deve essere integrata/sostituita con quella prevista dalla legge di “prognosi riferita all’incapacità lavorativa”. Questo perché la prognosi utile ai fini del riconoscimento dell’indennizzabilità della malattia non è la mera prognosi clinica, ma quella riferita all’incapacità lavorativa del malato e che dovrà essere espressa in tali termini.
OSPITALITÀ NOTTURNA E RILASCIO CERTIFICATO MALATTIA INVECE CHE DI RICOVERO
Nel caso in cui, nonostante l’ospitalità notturna presso le suddette strutture, non venga rilasciato il certificato di ricovero ma quello di malattia, il lavoratore dovrà fornire ulteriori elementi utili per l’istruttoria, inviando all’Inps e al proprio datore di lavoro (nei casi di prevista erogazione in via di anticipazione della prestazione) apposita documentazione attestante la citata permanenza prolungata presso la struttura di pronto soccorso.
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Malattia: quale certificato vale in caso di ricovero al Pronto Soccorso, anche prolungato ultima modifica: 2018-03-14T04:53:03+01:00 daObiettivo scuola, 22.4.2024. Con la nota n. 3023 del 22 aprile 2024, il Ministero dell’Istruzione…
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