Neoimmessi 2017 2018. Guida rapida di PSN per affrontare l’anno di prova

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di Anna Chiara,   Professionisti Scuola Network, 14.12.2017

– Puntata n° 4 . “ L’attività didattica”.

Veniamo dunque al cuore dell’anno di prova. La progettazione e la realizzazione di due attività didattiche e la loro relativa documentazione.

Le due sezioni, Attività didattica 1 e Attività didattica 2, prevedono la documentazione e riflessione relativa a 2 attività didattiche da svolgere con gli studenti

È auspicabile che la seconda attività coincida con quella progettata in collaborazione con il tutor (attività di peer to peer prevista dal DM 850/2015) e abbia per oggetto quanto appreso in uno dei laboratori formativi frequentati dal docente!

INDIRE quindi consiglia di “..eseguire la prima attività didattica in autonomia. Emergerà, così, il modo di fare didattica del neoassunto all’inizio del suo percorso di formazione, ovvero nel primo momento di approfondimento individuale. Si suggerisce poi di svolgere la seconda attività in relazione a uno dei laboratori formativi e seguiti. In questo caso è auspicabile che la progettazione dell’attività sia svolta con il tutor. “

Ma cosa si intende per attività didattica? Sulla piattaforma mancano totalmente indicazioni più specifiche. Non c’è più nemmeno quel suggerimento “una o due lezioni” che compariva negli scorsi anni. Questo significa che il docente ha un ampio raggio d’azione e mano libera sui contenuti e sulla durata dell’attività.

L’importante è che vengano compilati i campi relativi in piattaforma.

Ognuna delle 2 sezioni è strutturata in 3 parti: progettazione, documentazione, riflessione.

Diversamente dagli scorsi anni, la progettazione non va allegata alla piattaforma. Si suggerisce di seguire il modello che viene adottato da ciascuna scuola, ma di fatto non ne viene chiesto riscontro. Va soltanto indicato il titolo (max 150 caratteri), una breve sintesi (max 250 caratteri) e poi viene richiesto di spuntare alcuni indicatori, la maggior parte dei quali (sezione “Vuoi aggiungere delle parole chiave”) è facoltativa.

Nella pagina di Riflessione progettuale, dopo una lettura delle domande “stimolo” (Quali sono gli argomenti, obiettivi, strumenti, compiti, setting e tempi previsti nella tua attività? Hai previsto obiettivi e attività personalizzate?Ecc… ) andranno compilati i 3 campi con brevi testi (max 2500 battute ciascuno)

Durante lo svolgimento dell’attività, sarà cura del docente raccogliere tutti i materiali che ritiene siano valida documentazione del percorso. Dopo aver svolto l’attività, i materiali vanno allegati alla piattaforma, nella sezione DOCUMENTAZIONE

È consentito il caricamento di massimo 10 file, ciascuno di dimensione non superiore a 7MB.

Per documentare le attività svolte è possibile allegare materiali digitali di 4 tipologie:

  1. materiali utilizzati dal docente durante la lezione (preparati prima o durante l’attività) e materiali predisposti per l’attività degli studenti (schede, immagini, consegne, supporti, slide – Obbligatorio almeno 1 file)
  2. materiali prodotti dagli studenti durante l’attività (esercizi, trascrizione di domande, elaborati, ecc. – Obbligatorio almeno 1 file)
  3. documentazione dell’attività (audio, video, foto, testo – Obbligatorio almeno 1 file). A tal proposito si ricorda di rispettare i vincoli di privacy e le norme vigenti .
  4. materiali facoltativi: riflessioni a caldo sull’attività svolta (del docente, del tutor, degli studenti).

Si ricorda che nel caso in cui si scelga di caricare materiale in cui compaiono i dati personali degli studenti (immagini, nomi ecc.) è NECESSARIO aver prima ottenuto il consenso da parte dei genitori se minorenni, o da loro stessi, se maggiorenni.

Ultima tappa relativa alla sezione attività è la riflessione finale, un ampio spazio (max 6000 caratteri) nel quale il docente può con sincerità valutare il proprio operato e confrontarsi anche con il tutor (se il tutor è intervenuto).

Per quanto riguarda la seconda attività, INDIRE suggerisce che sia svolta in modalità peer to peer, almeno per quanto riguarda la progettazione.

Secondo il DM 850/2015 (art 9) l’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-assunto e dal tutor, è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento. L’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.

Le sequenze di osservazione sono oggetto di progettazione preventiva e di successivo confronto e rielaborazione con il docente tutor e sono oggetto di specifica relazione del docente neo-assunto. Alle attività di osservazione sono dedicate almeno 12 ore.

In relazione al patto di sviluppo professionale di cui all’articolo 5, possono essere programmati, a cura del dirigente scolastico, ulteriori momenti di osservazione in classe con altri docenti.

Essendo quindi il peer to peer obbligatorio, si può pensare che la seconda attività possa entrare agevolmente a far parte di questo tratto di percorso.

Ricordiamo infine che, sempre secondo il disposto del dm 850, il dirigente è tenuto a visitare le classi del docente neoimmesso almeno una volta (art. 15 comma 8).

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Neoimmessi 2017 2018. Guida rapida di PSN per affrontare l’anno di prova ultima modifica: 2017-12-14T17:49:53+01:00 da
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