Nuova audizione su linee programmatiche, Fedeli: ‘Prossimo anno scolastico tutti i docenti in cattedra’

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 Tuttoscuola,  20.2.2017

– La volta scorsa ha parlato soprattutto di valorizzare gli insegnanti, del concorso per i dirigenti scolastici e del nuovo esame di maturità. Oggi, in una nuova audizione sulle linee programmatiche del ministero dell’Istruzione, la ministra Valeria Fedeli ha parlato di università, diritto allo studio, edilizia scolastica e concorsi. Tuttoscuola ha seguito la diretta della web tv della Camera

Università, diritto allo studio e orientamento universitario
La ministra apre la sua audizione parlando dell’Università e affrontando, in particolare il tema del diritto allo studio: “La senatrice Puglisi – non la vedo qui, credo che sia caduta e che ora sia al Pronto Soccorso. Mi dispiace, fatele i miei migliori auguri – ha correttamente evidenziato che si è finalmente arrivati a una fase di svolta con la previsione di una nota tax area  per gli studenti meno abbienti e il calmieramento per un’ulteriore fascia di studenti. Il finanziamento per il diritto allo studio è arrivato a 216 milioni di euro, mentre a inizio legislatura era di 12 milioni per anno.“. Si lavorerà ai ritardi con cui vengono erogate le borse di studio e a nuove regole per il tutoraggio e l’orientamento svolto dagli atenei. La Fedeli parla poi degli studenti con disabilità: il numero di coloro che accedono agli atenei è ancora troppo basso.

Edilizia scolastica
Riguardo a questo tema il Miur, dice Fedeli, sta facendo tanto. “Sono consapevole che in un panorama come quello descritto dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica in cui circa 2900 edifici scolastici si trovano in zone a rischio sismico 1 e circa 14.000 circa in zone a rischio sismico 2, obiettivamente c’è ancora moltissimo da fare“.  Ben 100 milioni di euro verranno stanziati per finanziare le indagini di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici nelle aree a rischio sismico 1 e 2.  

Guarda il video integrale dell’audizione

Adolescenti e web
La Ministra passa alla scuola e ribadisce la necessità di un patto educativo per l’adolescenza. In questo ambito si sottolinea l’importanza di educare i ragazzi a un uso consapevole e didatticamente informato della Rete. 

Stipendi dei supplenti
PON, sport e poi retribuzioni delle supplenze. “Il Miur e il MEF – dice Fedeli – si sono impegnati a rispettare i tempi stringenti per il pagamento degli stipendi dei supplenti. Passata la fase di prima attuazione partita regolarmente a settembre 2016 e nella quale si è verificata onestamente qualche complicanza temporanea risolta strutturalmente a gennaio, con un’emissione straordinaria di pagamenti, ora possiamo dire che il nuovo modello di pagamento funziona in maniera regolare. Ovviamente continuerò a monitorare il lavoro degli uffici del Miur affinché tutti i supplenti siano pagati con regolarità“.

Insegnanti precari
Prevista una fase di transizione. “Nello schema di dlgs ora in esame sul reclutamento dei docenti e sulla formazione iniziale, si prevede una fase transitoria appositamente studiata per un segmento importante dei precari della scuola– afferma infatti la Ministra – quelli abilitati potranno entrare in ruolo sui posti disponibili previo superamento di un esame orale, quelli non abilitati con almeno 36 mesi di servizio potranno entrare in ruolo partecipando a un concorso semplificato, con un solo scritto anziché gli ordinari due. In entrambi i casi, svolgeranno un tirocinio ridotto rispetto a quello di 3 anni richiesto ai nuovi laureati vincitori di concorso. La legge 107/2015 – precisa – ha consentito di ridurre in maniera cospicua il fenomeno del precariato, grazie alla disponibilità di oltre 55mila posti in più per il potenziamento dell’offerta formativa, e grazie al piano assunzionale straordinario che ha autorizzato l’assunzione di 102.734 docenti per coprire tutti i posti vacanti disponibili. Ciò ha permesso di svuotare quasi completamente le Gae della scuola secondaria: rimangono pochi iscritti, che hanno scelto di non avvalersi del piano straordinario“.

Mobilità
Il tema è caldo e non poteva essere quanto meno accennato. “L’unica percentuale ridotta – specifica la Ministra –  è quella della mobilità professionale che passa dal 20 al 10%. Tale decisione è nata anche dalla considerazione che guardando alla serie storica dei dati non si era mai giunti a consumare per intero la disponibilità del 20%”. Il succo, fa capire la Ministra, è questo: per l’anno scolastico 2017/18, parlando di mobilità, si torna alle regole di sempre. Fedeli fa poi riferimento ai problemi che ci sono stati all’inizio dell’anno scolastico proprio a causa della mobilità degli insegnanti. “La disponibilità di così tanti posti e l’elevatissimo numero di domande presentate (ben 107 mila) hanno comportato tempi più lunghi per tutte le operazioni necessarie per l’apertura dell’anno scolastico. Sono fermamente intenzionata a far sì che il prossimo anno scolastico si apra in modo regolare e ordinato, con tutti i docenti in cattedra sin dall’inizio delle lezioni. Tutte le attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico saranno quindi realizzate con un mese di anticipo rispetto alla prassi“.

Concorso docenti e concorso dirigenti scolastici
La ministra Fedeli fa poi il punto sul concorso docenti 2016 sottolineando che tutte le procedure si concluderanno per tempo entro il prossimo settembre. Riguardo poi l‘urgenza del concorso per i dirigenti scolastici, Fedeli prende nuovamente l’impegno di accelerare le procedure affinché sia emanato al più presto il bando.

Docenti di sostegno
Prima di concludere l’audizione, la Ministra si sofferma sulla questione dei docenti di sostegno: trasformazione piena da organico di fatto a organico di diritto per questi ultimi. Saranno presto assunte persone presenti in graduatorie e precarie da molto tempo grazie ai 400 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio.

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Nuova audizione su linee programmatiche, Fedeli: ‘Prossimo anno scolastico tutti i docenti in cattedra’ ultima modifica: 2017-02-21T20:59:48+01:00 da
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