Pubblico impiego, bonus ai più “poveri” e punizioni anche a chi sta in ufficio con gli assenteisti

Il Secolo XIX, 21.12.2017

– Roma. Lavori con un collega assenteista? Guadagnerai meno anche tu, e non solo lui, se sei un dipendente pubblico. E’ una delle novità del nuovo contratto della pubblica amministrazione, attualmente in gestazione, che prevede «correttivi» e «significative riduzioni delle risorse» a titolo di premio non solo per il singolo ma a tutto l’ufficio a cui appartiene.

Sono queste le misure per «disincentivare elevati tassi di assenza del personale» previste dal nuovo contratto degli statali, stando alla bozza di cui l’agenzia ANSA ha preso visione. Sarà un organismo ad hoc, formato sia da rappresentanti dell’amministrazione che del sindacato, a proporre le contromosse in caso «siano rilevate assenze medie» sopra i tassi di riferimento, o «siano osservate concentrazioni» in date particolari.

Per gli statali spunta inoltre un bonus, un «elemento perequativo mensile», che terrà conto del «maggiore impatto sui livelli retributivi più bassi delle misure di contenimento della dinamica» stipendiale, nonchè degli effetti causati dal sovrapporsi dello scatto contrattuale al beneficio degli 80 euro.

In sostanza sono previsti aumenti non ancora quantificati per chi guadagna meno e per chi perderà il cosiddetto bonus degli 80 euro per effetto dei maggiori introiti previsti dal contratto. Somme che dovrebbero essere nell’ordine di qualche decina di euro.

Welfare aziendale

La bozza di contratto prevede che anche gli statali abbiano un «welfare aziendale». «Le amministrazioni prevedono, in sede di contrattazione integrativa, la concessione di «benefici di natura assistenziale e sociale» in favore dei loro dipendenti. Si va da sussidi e rimborsi a sostegno del reddito familiare al supporto per l’istruzione dei figli, da agevolazioni nei finanziamenti a polizze sanitarie integrative.

Premi più alti

Premi più alti al «personale che consegua la fascia di valutazione più elevata» prevista nel «sistema di valutazione dell’amministrazione». L’ipotesi riportata nella bozza, affidando i dettagli alla contrattazione integrativa, prevede che il plus da destinare ai `migliori´ non può essere inferiore al 30% del valore medio pro capite delle risorse riservate ai premi individuali. Inoltre la quota del personale a cui attribuire il premio non potrà superare il 30% del totale dei dipendenti sottoposti alla valutazione.

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Pubblico impiego, bonus ai più “poveri” e punizioni anche a chi sta in ufficio con gli assenteisti ultima modifica: 2017-12-22T05:30:27+01:00 da
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