Riforma sistema 0-6 anni: ritorna il servizio a domanda individuale?

tuttoscuola_logo14Tuttoscuola,  2.5.2016 

Infanzia-euro49

– Al di là dei ripetuti annunci e delle autorevoli assicurazioni, non vi è ancora traccia dell’atteso emendamento che dovrebbe consentire di integrare i compensi per i commissari di concorso.

L’emendamento dovrebbe uscire dalla Commissione istruzione del Senato in occasione dell’esame del ddl 2299 “Conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42, recante disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca”, a cura, sembra, della sen. Francesca Puglisi, relatrice del provvedimento.

Abbiamo esaminato tutti gli emendamenti presentati ma, per il momento, quell’emendamento non c’è. In compenso, presentati dalla relatrice Puglisi, vi sono altri emendamenti interessanti che hanno molte possibilità di essere approvati.

L’emendamento n. 1.0.8 intende introdurre un paio di modifiche alla delega inserita nella legge 107/15 relativa a: “e) istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia”.

Si tratta di una delega importante per la quale, come Tuttoscuola ha osservato nelle settimane scorse, vi sono scarse possibilità di vederne l’approvazione a causa dei costi di attuazione resi impossibili dalla previsione della legge che vieta qualsiasi onere finanziario in merito.

Dove avrebbero trovato le risorse per realizzare questa riforma del sistema 0-6 anni?

La risposta viene dall’emendamento 1.0.8 che prevede: “All’articolo 1, comma 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n.  107, sono apportate le seguenti modificazioni:

…   b) il numero 3) è soppresso”.

Cosa prevede il numero 3 di cui la relatrice Puglisi chiede la soppressione? Ecco: 3) l’esclusione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia dai servizi a domanda individuale.

Attualmente i servizi a domanda individuale comportano un contributo oneroso da parte delle famiglie che se ne avvalgono. Nella delega si prevede che i servizi per l’infanzia (nidi e scuole) non siano considerati a domanda individuale, cioè con minimo contributo a carico dell’utenza e pressoché totale onere a carico delle Amministrazioni (Enti locali).

Una delega che costa, dunque. Non potendo trovare nuove risorse fresche, si cancella la natura di servizio a domanda individuale. La delega non avrebbe costi, dunque, e potrebbe essere attuata

Riforma sistema 0-6 anni: ritorna il servizio a domanda individuale? ultima modifica: 2016-05-03T05:10:41+02:00 da
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