Riforma. Stop lavori Commissione. Precari temono voto fiducia, rischio 50mila assunzioni. Sciopero 5 maggio, Renzi si attende 95% adesioni

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di Anselmo Penna  Orizzonte Scuola  29.4.2015

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Oggi stop ai lavori sul DDL di riforma della scuola in VII Commissione cultura alla Camera. I parlamentari saranno impegnati per il voto di fiducia legato all’Italicum.

Il PD sul voto di fiducia si è praticamente spaccato. Ormai bisognerebbe parlare di due Partiti Democratici. Bersani e Letta non saranno in aula durante il voto, per non votare la sfiducia.

Altri parlamentari, come Roberto Speranza, ha confermato che non voterà la fiducia sull’Italicum, in quanto “una forzatura”. Stessa posizione per Guglielmo Epifani, Bindi e Davide Zoggia.

Sulla questione è intervenuto anche Piero Fassina, durante la trasmissione Ballarò: “la scelta di Renzi – ha detto l’esponente della minoranza Pd – è un modo per calpestare dignità morale e politica del Pd. I fondatori del Pd mai si sarebbero immaginati che un segretario del PD arrivi a mettere la fiducia sulle regole del gioco. Al voto di fiducia non risponderemo quando verremo chiamati. Quando ci sarà il voto sulla legge elettorale io dirò no alla legge”. “Il Presidente del Consiglio – ha proseguito – ha compiuto un atto grave sul pano democratico perché ha associato il Governo alla legge elettorale. La legge elettorale è di tutti mentre il Governo è di una parte”.

I docenti precari temono i risultati del voto di fiducia, perché la sorte di molti è legata alla riforma della scuola attualmente in discussione in VII Commissione.

Sempre più pressanti le richieste di stralciare le assunzioni dal resto del provvedimento, idea ieri attribuita allo stesso Premier Renzi da un articolo di Repubblica, poi smentita dall’On Malpezzi.

Se il Governo dovesse cadere, salterebbero circa 50mila assunzioni, quelle legate all’istituzione dell’organico funzionale.

Inoltre, oggi la Commissione non lavorerà, dato che i parlamentari sono chiamati in aula per la questione legata alla fiducia e alla legge elettorale, ma in compenso, probabilmente, recupereranno la domenica e in notturna. Sono stati analizzati ancora gli emendamenti dei primi due articoli, nel complesso quelli presentati sono circa 2mila.

Nel frattempo il mondo della scuola affila le armi della protesta. Ieri, a Firenze centinaia di docenti hanno sfilato partendo da quella Leopolda, simbolo della “rottamazione” avviata da Renzi. Una prova tecnica dello sciopero del 5 maggio proclamato da FLCGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, COBAS, cui si è aggiunta anche la FIOM, per, leggiamo nel comunicato “rivendicare una scuola che sia pubblica, gratuita, non precaria, sicura, autogovernata, democratica, formativa, laica e libera. Per riaffermare un nuovo diritto allo studio e la piena gratuità dell’istruzione, per rivendicare finanziamenti per la scuola pubblica, per una riforma sulle valutazioni in chiave democratica, per investimenti sull’edilizia scolastica, per l’autonomia scolastica e per la riforma dei cicli scolastici”.

La protesta si allarga, i sindacati hanno già messo a disposizione i pulman gratuiti per spostarsi nelle città in cui sono organizzate le manifestazioni, mentre un movimento spontaneo e parallelo sta organizzando Flash Mob con palloncini colorati in molte altre piazze d’Italia.

Durante un incontro tra il Premier e il resto del Partito, pare Renzi abbia pronosticato il 95% di adesioni allo sciopero, un’iperbole provocatoria, ma che ben fotografa il grande movimento che sta percorrendo la scuola per chiedere un miglioramento del testo di riforma.

Miglioramento che, almeno nelle intenzioni dei rappresentanti di maggioranza, sarebbe già in atto grazie all’accoglimento di alcuni emendamenti, mentre altri saranno discussi nei prossimi giorni.

Vedremo se il mondo della scuola si riterrà soddisfatto. Nel frattempo vi rimandiamo al resoconto dei lavori parlamentari.

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TUTTI GLI EMENDAMENTI PRESENTATI

Tutti gli emendamenti all’articolo 1
Tutti gli emendamenti all’articolo 2
Tutti gli emendamenti all’articolo 3
Tutti gli emendamenti all’articolo 4
Tutti gli emendamenti all’articolo 5
Tutti gli emendamenti all’articolo 6
Tutti gli emendamenti all’articolo 7
Tutti gli emendamenti all’articolo 8
Tutti gli emendamenti dall’articolo 9 all’articolo 16

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