di Anselmo Penna, Orizzonte Scuola, 8.1.2016.
A metà gennaio l’ARAN convocherà i sindacati per parlare di rinnovi contrattuali. Sul tavolo la riduzione dei comparti contrattuali e i rinnovi per tutti i pubblici dipendenti.
Il rinnovo giunge dopo una serie di condanne che hanno dichiarato illecito il blocco contrattuale del pubblico impiego. Per tali ragioni, il Governo è stato costreatto a mettere le mani nel portafoglio, ma ciò che ne ha tirato fuori è stata una manciata di spiccioli.
Parliamo di 300mln di euro, che tradotti in aumenti stipendiale per ogni dipendente diventerà un caffè al mese, come sottolineato da alcuni sindacati. Tra l’altro, il quienquiennio passato di blocco probabilmente non sarà recuperato.
Altra questione riguarda i comparti. Infatti, secondo il DLGS 150 del 2009, essi dovranno essere rivisti e semplificati. Molto si sta discutendo circa il comparto scuola che mostra, rispetto alle altre amministrazioni, delle peculiarità non riscontrabili in altri settori.
Ecco perché, tra le ipotesi al vaglio, quella di mantenere la scuola come comparto a sè stante, quindi: Amministrazioni centrali, Scuola, Sanità, e Regioni ed autonomie locali.
Entro metà gennaio ci sarà un nuovo incontro tra sindacati e ARAN, ma il confronto non sembra avere le basi per una partenza sotto buoni auspici.