Scuola, assunzioni: arrivate 71.643 domande online

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di Salvo Intravaia  la Repubblica,  14.8.2015.  

Precari delle graduatorie a esaurimento e idonei ai concorsi a cattedra hanno risposto massicciamente. Meno di 8mila quelli che hanno rinunciato a compilare il modulo. La soddisfazione di Renzi e del ministro Giannini. Ora bisognerà vedere se ci sarà il temuto esodo di docenti dal Sud al Nord

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Il ministero dell’Istruzione se ne augurava 60mila ma, come era nelle previsioni, domande online per le assunzioni nella scuola ne sono arrivate oltre 70mila. La stima dei tecnici ministeriali era di 80mila-90mila pretendenti. Precari delle graduatorie ad esaurimento e idonei dei concorsi a cattedra, stando ai numeri diffusi da viale Trastevere, hanno risposto in massa alla proposta di assunzione prevista dalla legge di riforma della scuola approvata qualche settimana fa dalla Camera. Coloro che hanno rinunciato, alla cattedra immediata potrebbero essere meno di 8mila. Il boicottaggio ipotizzato dai precari meridionali contro la “deportazione di massa al Nord” ha mostrato effetti piuttosto limitati. Anche perché chi non ha presentato domanda, spiegano i sindacati, lo ha fatto perché un lavoro c’è l’ha già. Per partecipare alla distribuzione di quasi 103mila cattedre infatti occorreva presentare domanda online entro le 14 di oggi. E 71.643 aspiranti maestri e prof hanno compilato il form predisposto dal cervellone ministeriale per partecipare a quella che si preannuncia come una lotteria dei posti.

La soddisfazione della Giannini. “Siamo molto soddisfatti dell’adesione alla procedura nazionale – ha commentato il ministro Stefania Giannini – La piattaforma ha funzionato perfettamente e i candidati hanno capito l’importanza di partecipare per la loro vita e per quella della scuola”. “Esprimo anche soddisfazione – ha aggiunto – per la rapidità e l’efficienza con cui i nostri Uffici Scolastici Regionali tra la fine di luglio e la prima metà di agosto hanno assunto 29.000 docenti. Abbiamo già immesso in ruolo molti più insegnanti dello scorso anno e con un mese di anticipo. A metà settembre, con l’avvio delle lezioni, avremo coperto le cattedre vacanti e daremo più continuità didattica ai nostri ragazzi”.

E quella di Renzi. Il presidente del Consiglio ha affidato il suo commento a Facebook. Augurando “buon Ferragosto a tutti”, ha sottolineato come sia un giorno “speciale per quei 71.643 nostri connazionali che vivono un’estate diversa perché grazie alla legge 107, c.d. buona scuola, possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato”. E ancora: “Per troppo tempo la politica vecchio stile ha prodotto precariato, specie nella scuola e nel lavoro. Con il JobsAct abbiamo visto un aumento del 36% dei contratti stabili. Con la Buona Scuola 71.643 avranno la possibilità di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto lustri o decenni”. Renzi ha quindi ricordato che “questi provvedimenti sono stati e sono tuttora molto criticati” e ha rinnovato l’impegno “perché nelle modalità applicative sulla scuola sia più forte che mai il rapporto tra il docente e il territorio a lui più vicino”. “Ma quello che voglio evidenziare oggi è molto semplice – ha concluso – per 71.643 persone si apre una concreta possibilità, fino ad oggi negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica. E questo rende ragione di tante critiche, insulti, polemiche degli ultimi mesi. Passo dopo passo, l’Italia torna a credere nel proprio futuro. Un futuro meno precario. Buon ferragosto!”

Le prossime fasi. I sindacati le hanno definite le “domande della disperazione”. Sta di fatto che quasi tutti i potenziali candidati hanno inviato la loro. E da domani scatterà la cosiddetta fase B: quella nazionale, la prima che si ricordi negli ultimi trent’anni. L’assegnazione delle cattedre non avverrà più su base provinciale – per gli inclusi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento – o su base regionale, per gli idonei all’ultimo concorso: quello del 2012. Entro metà settembre le cattedre saranno assegnate in base ai punteggi – con priorità ai vincitori di concorso – ma in base alle disponibilità riscontrate su tutto il territorio nazionale. Basta fare un esempio per comprendere il meccanismo. Se a Milano c’è un solo posto di scuola primaria e il vincitore di concorso (o il precario) con il punteggio maggiore si trova in provincia di Catania, il posto andrà a quest’ultimo. A prescindere dalle opzioni indicate nella domanda online, in cui si dovevano indicare tutte le province in ordine di preferenza.

Se i posti saranno più di uno, il cervellone terrà conto di punteggio e preferenze espresse. In altre parole, eviterà di inviare un precario palermitano a Torino e uno torinese a Palermo, se i due avranno entrambi diritto al posto. Il sistema informatico del ministero è programmato per accontentarli entrambi evitando loro il carico di estenuanti trasferimenti a centinaia di chilometri da casa. Altrimenti prevarrà il punteggio. Ma sarà praticamente impossibile controllare l’intera procedura. Tanto che i sindacati hanno chiesto al Miur di pubblicare l’algoritmo utilizzato. I primi posti che verranno coperti con questo nuovo sistema saranno quelli residuati dalle 47mila cattedre già assegnate, con i vecchi meccanismi provinciali e regionali, entro il 14 agosto. Un primo dato si aggira attorno alle 18mila unità. Ma il dato definitivo verrà reso noto dagli uffici di viale Trastevere nei prossimi giorni, in quanto gli uffici scolastici provinciali stanno definendo gli ultimi conteggi.

Ma una cosa appare certa: saranno tantissimi i precari del Sud costretti a fare le valigie alla volta di una città settentrionale. Perché il grosso – circa due terzi del totale – dei precari italiani figurano inseriti nelle graduatorie delle province meridionali. Mentre la maggior parte dei posti vacanti per le prime due fasi (zero e A) è al Nord. Ma è ancora presto per definire l’entità dell’esodo che rappresenta un vero e proprio spauracchio per migliaia di precari meridionali. Anche perché molti di questi sono in avanti con l’età – in media hanno 41 anni – e dovranno lasciare casa, coniuge e figli per inseguire il sogno della cattedra fissa. Poi, arriverà la fase C con altri 55mila posti distribuiti sempre su base nazionale. Ma per tirare le somme occorrerà attendere qualche mese: prima di assegnare i posti dell’ultima fase bisognerà aspettare che le scuole definiscano l’offerta formativa aggiuntiva. Operazione che andrà effettuata entro i primi di ottobre.

Scuola, assunzioni: arrivate 71.643 domande online ultima modifica: 2015-08-14T23:14:09+02:00 da
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