Scuola, la ministra Giannini a RepTv: “Concorsone, tutti i vincitori assunti entro il 2018”

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di Katia Riccardi e Corrado Zunino,  la Repubblica,  12.9.2016 

– La riforma al banco di prova dopo la bufera sulla selezione dei docenti, la rabbia degli insegnanti assunti lontano da casa. I troppi supplenti. L’algoritmo contestato, il Tfa, la scuola dell’infanzia: “Il salto ci sarà quando potremo utilizzare le competenze, ci vuole tempo per passare dalla quantità alla qualità. Un anno non basta”

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ROMA – Primo giorno di scuola. Quasi 9 milioni di studenti tornano oggi sui loro banchi mettendo al banco di prova anche la riforma. Ecco, la Buona Scuola prova a spingere in avanti la didattica in classe dopo la bufera estiva sui trasferimenti dei professori (lo scontro tra chi ha spinto la protesta fino a parlare di “deportazione” e le successive ammissioni del ministero sugli errori del famigerato algoritmo), i guai provocati dagli aggiustamenti in corsa, i troppi supplenti, il concorso a cattedra dalle troppe bocciature, il valzer delle presidenze. E, poi, la corsa per dare una nuova scuola agli studenti di Amatrice: “Si è fatto un mezzo miracolo con la costruzione di un nuovo istituto in undici giorni”.

La ministra dell’Istruzione Stefania Giannini è ottimista. Il concorso ha offerto posizioni nuove, 63.700, e se per un bilancio definitivo “attendiamo il prossimo anno, perché le cattedre da assegnare sono su un arco triennale”, per il momento la Giannini parla di “un movimento di assunzioni gigantesco, inedito da trent’anni”. Le domande arrivate per mail alla redazione di RepubblicaTv sono mille. La ministra risponde rivolgendosi per nome a chi ha firmato le singole questioni. Ogni nome rappresenta un problema comune. “Ciò che si poteva prevedere è stato previsto. Poi ci sono le variabili. Quelle non potevano essere previste e le stiamo aggiustando”. La ministra Giannini dice: “Un anno non basta per una rivoluzione culturale. Mi pare che si possa essere soddisfatti e naturalmente consapevoli di una macchina complessa che nell’arco delle prossime settimane, come ogni anno, andrà a pieno regime con tutti quei dettagli che come ogni anno chiedono organizzazione”.

INCHIESTE – LA BUONA SCUOLA RIPETE L’ANNO

Il concorsone. Chi non è passato, non doveva passare. Non c’entra l’ignoranza, “non mi sarei mai permessa di definire in base a questo criterio” una selezione che è stata “innovativa se si pensa che la discrezionalità della commissione è stata quasi del tutto annullata grazie alla prova al computer”. Le polemiche sulle troppe bocciature? Il 50 per cento? “In tutti i precedenti concorsi si è sempre fatta una prova per l’ammissione, stavolta no, si è andati diretti. Le selezioni si sono basate sul merito”, ancora la ministra. “Non sono passati i candidati che non avevano una preparazione adeguata per un concorso non pensato, certo, per chi scrive più velocemente, ma per chi sapeva insegnare una metodologia adeguata”. La media del più 50 per cento che passa la prova selettiva “è un dato attendibile”. Positivo per l’Italia. I posti non ci sono, anche per chi è passato, scrivono gli ascoltatori. La ministra risponde scandendo le parole. Quei posti ci saranno.  “Il concorso ha una durata triennale, per alcune classi del concorso i posti sono stati disponibili subito, per altri ci saranno nel corso dei tre anni”, spiega Giannini, “questo è il verbo della legge”.

Concorso scuola, Giannini: “Troppi bocciati?
E’ passato chi aveva preparazione adeguata”

L’algoritmo. Questo modello matematico che diventa linguaggio informatico è “un dato pubblico”, spiega Giannini a chi chiede se sia stato fallace e vorrebbe studiarne il meccanismo: “Presto lo presenteremo”. Il piano dei 207 mila insegnanti che si sono spostati “ha funzionato, solo il 2,5 per cento dei casi ha avuto problemi”. Stiamo provvedendo, ma la macchina “ha fatto quello che doveva fare”. Chi vuole comprendere i meccanismi che hanno fatto muovere la macchina, “può già farlo”.Il ritardo del Tfa. “Un altro ciclo per l’accesso alla professione attraverso il Tirocinio formativo attivo dovrà esserci”, spiega Giannini, che garantisce a breve lo spazio per quelle classi di concorso che hanno bisogno di nuovi posti. La data era stata fissata dalla stessa ministra, a Repubblica Tv, a gennaio 2016, ma è stata più volte rimandata. “È vero. Non abbiamo fatto tutto nei tempi che ci eravamo ripromessi, c’è stato uno spostamento di mesi, ma il terzo ciclo del Tfa si farà”. Sarà l’ultimo, poi si modificherà il sistema di reclutamento: sarà varata una laurea che abiliterà coloro che scelgono di fare l’insegnante. E il successivo tirocinio non sarà più a pagamento: oggi costa tra i 3mila e i 5mila euro.

GaE infanzia. “C’è un’amarezza per una serie di cose. I numeri delle GaE infanzia, le maestre d’asilo non ancora assunte – continua la ministra – sono giganteschi rispetto ai posti disponibili, non è che la legge non li abbia presi in considerazione ma il rapporto tra richiesta e domanda era sfavorevole, il numero degli insegnanti spropositato”. Le molte sentenze dei tribunali amministrativi, che hanno riconosciuto i posti di chi ha fatto ricorso, per esempio i diplomati magistrali, “hanno fatto sì che molti posti assegnati siano stati risucchiati”, dice Giannini. Sono 17 mila i docenti abilitati rimasti fuori. “Ma non è finita qui. Noi abbiamo la delega 0-6 anni, che dirà che le materne sono scuola, educazione, da subito. Vogliamo arrivare al 33 per cento di diffusione degli asili nido, soprattutto al Sud, e avremo bisogno di nuovi insegnanti dell’infanzia. Tantissimi. Lo dico a quelle 17 mila maestre che chiedono, giustamente, di essere assunte”.

Trasferimenti, Ministra Giannini:
“Cattedre al Nord, insegnanti al Sud.
Non possiamo spostare i bambini”

Il contratto. Domanda secca: quando lo rinnovate? Tradotto: quando saranno aumentati gli stipendi (bassi) degli insegnanti? “Entro la fine della legislatura”, ha detto il ministro, “entro il 2017”.

Il messaggio. “Sarà un anno di sfide importanti e grandi responsabilità. Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento. Uno spazio da abitare non solo durante l’orario delle lezioni. Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio. Una nuova scuola, insieme” scrive su Facebook, “Benvenuti, bentornati, buon inizio”.

Videoforum con la ministra Stefania Giannini – l’integrale

 

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