Scuola, rivolta contro il maxiponte elettorale. I presidi: basta con il voto a scuola

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di  Corrado Zunino,  la Repubblica, 27.5.2016 

– Dal 2 al 7 stop in molti istituti: per la tornata amministrativa si salta dalla festa della Repubblica al martedì successivo. Nei guai i ragazzi che cercano un recupero in extremis. Prove Invalsi dell’esame di terza media anticipati al 16 giugno in vista di ballottaggi comunali

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L’ULTIMO ponte, molto lungo, molto contestato. Da giovedì 2 giugno Festa della Repubblica a martedì 7 giugno, giorno che segue lo scrutinio elettorale, migliaia di scuole saranno chiuse nelle 1.351 città dove si celebrano le elezioni ammnistrative. Grandi città. Roma, Milano, Napoli, Bologna, Cagliari, Trieste. Torino no. A Torino si vota per rinnovare sindaco e giunta, ma non si salta scuola. Piccole città, piccolissime. Alcamo, Canicattì, Selva di Cadore, Pizzighettone. Anche qui ci sono istituti scolastici coinvolti.

Dopo il Ponte dei Santi, le lunghe vacanze invernali, lo slot da sei giornate di Pasqua, il lunedì delle trivelle, ecco la cinque giorni delle amministrative (ridotti a tre in alcune realtà prudenti). Segue, l’ultimo ponte, un paio di mattine di scioperi di maggio (prima i docenti Cobas, poi i confederali) e s’inserisce nel solito finale di gite, concerti, saggi che innervosisce i prof e toglie speranze ai ragazzi bisognosi di un recupero in extremis. Tra l’altro, l’anno scolastico 2015-2016 è stato caratterizzato da un riverbero di occupazioni degli studenti, che con le autogestioni hanno sottratto ore alle materie curricolari, e dall’esordio in terza superiore dell’alternanza scuola-lavoro, che nei casi più virtuosi ha portato per una settimana i ragazzi lontano dalle aule. Poi, e gli incroci rischiano di diventare black out, nella seconda settimana di giugno partiranno gli scritti dell’esame di terza media con la prova Invalsi fissata per tutti venerdì 17. Già, domenica 19 ci saranno i ballottaggi delle elezioni amministrative, poi, il 22, l’avvio dell’esame di Maturità. In diversi istituti scolastici, in questo finale di stagione da incubo logistico, sono in corso di svolgimento anche le prove scritte del concorso a cattedra: continuerà in piena estate.

E non basta: in virtù di quasi sicuri ballottaggi, la prova Invalsi di venerdì 17 giugno alla scuola media è stata anticipata su tutto il territorio nazionale a giovedì 16 giugno. Dunque subiscono uno spostamento anche gli esami della scuola media (i test Invalsi sono la terza prova).

I presidi di Bologna dicono che l’ultimo ponte è semplicemente “un disastro”. I professori di Milano si chiedono se ha ancora senso far votare nelle scuole, soprattutto alle elementari: “Un esercizio di democrazia si è trasformato in una scusa puntuale per non fare lezione”. A Torino non parlano, e non chiudono. Alcune plessi neppure

per la Festa del 2 giugno: serve recuperare i giorni che poi saranno persi lunedì 6 e martedì 7 giugno per verificare le schede. E le lezioni, come previsto dal calendario regionale sabaudo, qui andranno avanti fin a giovedì 9 giugno, in alcuni casi anche venerdì 10.

 

Scuola, rivolta contro il maxiponte elettorale. I presidi: basta con il voto a scuola ultima modifica: 2016-05-29T04:30:30+02:00 da
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