Scuola, studenti sotto il Miur contro l’«Alternanza»: «Ci sfruttano»

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di Mariolina Iossa, Il Corriere della sera, 16.12.2017

– Al ministero oggi gli «Stati generali» del progetto Alternanza Scuola-Lavoro convocati dala ministra.. Gli studenti protestano contro il progetto e consegnano una tuta blu alla Fedeli, che la accetta e replica: «Sono orgogliosa, il lavoro in fabbrica è dignitoso».

Incatenati e in tuta blu da operaio. Gli studenti protestano contro lo sfruttamento nei progetti di Alternanza Scuola-Lavoro, lo fanno incatenandosi sotto il Ministero dell’Istruzione, dove la ministra Fedeli ha convocato gli «Stati Generali dell’Alternanza Scuola-Lavoro», e ha firmato la «Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti» e una piattaforma online in cui si potranno segnalare gli abusi.

In tutta Italia

Gli studenti però non credono ai miglioramenti che vuole apportare la ministra . «È una farsa, non ci faremo fregare», dicono. Sono poche centinaia ma in tutta Italia si stanno organizzando flash-mob, cortei, assemblee. Esponenti dell’Unione degli Studenti hanno «riconfermato ciò che, attraverso le nostre inchieste e alle mobilitazione da Nord a Sud del Paese, denunciamo da mesi: la resa obbligatoria repentina dell’alternanza e l’assenza di qualsiasi strumento di tutela hanno aperto le porte ai casi di sfruttamento», dichiara Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Uds. «Abbiamo portato alla Ministra i nostri 10 punti per un’alternanza accessibile, partecipata e di qualità firmati da centinaia di scuole, rappresentanti e studenti, ma non solo». Gli studenti consegnano una tuta blu da operaio alla ministra durante un breve momento nel quale vengono accolti all’interno del ministero durante gli Stati generali. La ministra accetta la tuta e replica: «Sono orgogliosa. Il lavoro in fabbrica è dignitoso».

La tuta blu alla ministra

«Ecco perché – prosegue – abbiamo regalato alla Ministra la tuta blu, simbolo di riscatto per tutte le studentesse e gli studenti in alternanza, la mobilitazione non può che continuare nonostante gli avanzamenti: domani, 17 dicembre, le studentesse e gli studenti del Paese si riuniranno in un’assemblea nazionale per discutere del rilancio delle manifestazioni. La ministra ancora una volta ha provato a metterci contro i lavoratori, che invece in questi mesi sono scesi in piazza insieme a noi perché l’alternanza sostituisce il lavoro di qualità. Noi non ci stiamo, perché siamo figli degli operai ed è per questo che siamo costretti a lottare per il nostro diritto allo studio, non siamo certo facinorosi come vogliono farci sembrare», conclude.

«Una pagliacciata»

Striscioni, bandiere e slogan con il megafono. Davanti al ministero anche il Fronte della Gioventù Comunista (FGC), che da anni denuncia lo sfruttamento degli studenti in alternanza scuola-lavoro.In contemporanea al blitz sotto il ministero, in centinaia di scuole da Nord a Sud gli studenti hanno inscenato proteste, assemblee e azioni dimostrative contro questo appuntamento. «Gli Stati Generali dell’Alternanza sono una presa in giro, una pagliacciata per sfruttarci meglio – ha dichiarato Alessandro Fiorucci, responsabile scuola del FGC -. Sia chiaro, non ci interessa chiedere qualche aggiustamento o briciola in più. Respingiamo le finte tutele proposte dal Ministero, gli studenti hanno bisogno di una scuola gratuita e di qualità per tutti, non di un sistema educativo su misura delle aziende. Non ci lasceremo fregare».

Il bottone rosso contro gl abusi

Queste le richieste degli studenti in dieci punti, scritti anche s cartelli esibiti durante la manifestazione. 1. Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza, 2. Codice etico, 3. Gratuità dell’alternanza scuola-lavoro, 4 Alternanza fuori dalla produzione, 5 No sgravi fiscali agli sfruttatori, 6 Commissioni paritetiche, 7. Monitoraggio permanente Asl, 8. Corsi di formazione per i tutor, 9. Corsi sulla sicurezza in Alternanza, 10 Ritiro accordo Miur-campioni Alternanza e Miur-Camere di Commercio.

«Monitoreremo l’Italia intera»

Intanto, la ministra ha firmato un nuovo protocollo contro lo sfruttamento dei giovani. Un bottone rosso per segnalare gli eventuali abusi nel progetto di alternanza scuola-lavoro, un nuovo portale tematico, attraverso il quale gli studenti potranno segnalare casi di sfruttamento, consentendo al dicastero di intervenire quando l’Alternanza Scuola-Lavoro invece di essere un momento di formazione culturale diventa uno sfruttamento lavorativo. «Voglio veramente monitorare in tutta l’Italia – ha sottolineato la ministra Valeria Fedeli – criticità che in qualche caso sono già uscite, questo bottone rosso consente ai ragazzi in tempo reale di segnalare immediatamente sia ai dirigenti regionali che al Miur una cosa che non funziona, e a quel punto avremo tutto lo spazio per intervenire. La mia speranza – ha aggiunto – è che non venga mai acceso, perché miriamo a una responsabilizzazione del mondo della scuola ma anche dell’insieme degli stakeholder. Si sono superate tutte le criticità precedenti».

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Scuola, studenti sotto il Miur contro l’«Alternanza»: «Ci sfruttano» ultima modifica: 2017-12-17T06:51:02+01:00 da
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