Scuola, via alle ultime 50mila assunzioni. Si spostano meno del 10% dei prof

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di Salvo Intravaia    la Repubblica,   10.11.2015.  

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Piano straordinario di assunzioni nella scuola all’ultimo passaggio: scatta l’ora X, e questa volta l’esodo da Nord a Sud riguarda “solo” il 10 per cento dei precari. Alle 16 il cervellone ministeriale ha fatto girare  –  per la seconda volta in pochi mesi  –  l’algoritmo che decide le sorti di migliaia di famiglie italiane. Solo un po’ di ritardi segnalati. Ma questa volta, stando ai primi riscontri, l’esodo di insegnanti meridionali alla volta delle regioni settentrionali non c’è stato. O almeno è stato più contenuto rispetto alla fase B, quando il 70 per cento degli 8mila e 500 nominati si sono visti recapitare una proposta che li spediva dal profondo Sud in una provincia padana. Questa notte, nonostante le previsioni fossero ben diverse da quelle della notte tra il primo e il 2 settembre, in parecchi non hanno chiuso occhio stanotte e altri hanno imprecato per un meccanismo che per la prima volta ha previsto l’assegnazione delle cattedre vacanti in ambito nazionale e non più in ambito provinciale o regionale, come è accaduto per le prime due fasi.

Poi, arriva la liberazione. Francesca Pandolfi “ce l’ha fatta a rimanere a Roma”. Stesso discorso per Tiziana Farina che resta in provincia di Palermo. In questa fase, visto che parecchi hanno già una supplenza e non si spostano, non dovrebbero essere più di 5mila coloro che prenderanno servizio in un’altra regione. E in totale i trasferimenti non supereranno le 7mila e 500 unità. Un successo per il ministero dell’Istruzione. Un po’ meno per chi dovrà fare i bagagli e trasferirsi in fretta e furia, con o senza famiglia. Per tutti la speranza è che la mobilità straordinaria possa evitare ai più l’odioso trasferimento a centinaia di chilometri da casa. Ma al momento gli assunti quest’anno non ne faranno parte rientrano. La fase C, con 55mila posti disponibili e 48mila proposte di assunzione rivolte ai precari delle graduatorie provinciali ad esaurimento e agli idonei dell’ultimo concorso, chiude un piano che ha messo a disposizione del precariato della scuola 103mila cattedre, riuscendo a piazzarne 88mila circa.

La restante parte verrà coperta con il prossimo concorso il cui bando verrà pubblicato tra qualche giorno. Il Piano aveva lo scopo di cancellare le graduatorie ad esaurimento, e con queste la stagione del precariato nella scuola italiana, e avviare una nuova stagione di reclutamento secondo regole che selezionassero i docenti più adatti alla scuola del futuro. Ma anche di assicurare un contingente aggiuntivo di insegnanti alle scuole per potenziare le attività scolastiche a favore degli studenti e rendere finalmente concreta l’autonomia scolastica. Per potenziare lo studio delle lingue straniere in tutti gli ordini di scuola, lo studio della musica e l’educazione motoria all’elementare e la storia dell’arte, il diritto e l’economia al superiore la Buona scuola ha previsto l’assunzione, oltre l’organico di diritto di 18mila maestri di scuola primaria, 7mila e passa insegnanti di scuola media, quasi 23mila e 500 prof di scuola superiore e 6.446 specializzati sul sostegno.

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