Scuole, solai bucati e aule chiuse gli istituti di Roma cadono a pezzi

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di Claudia Voltattorni, Il Corriere della sera, 15.4.2017

– Problemi e disagi in quasi tutti gli istituti scolastici di Roma. I presidi (Anp): emergenza da affrontare al più presto. Raggi promette 1,5 milioni di euro.

C’è il liceo artistico Caravillani di piazza Risorgimento che da mesi ha chiuso il portone: 600 studenti, tutti trasferiti nei locali della scuola Ferraris in via di Villa Pamphili. Per rientrare nel loro istituto dovranno aspettare almeno due anni, anche perché i lavori ancora non sono partiti. Ci sono i vetri rotti (sostituiti) e i muri bucati dell’Istituto Nomentano. E poi, in tutte le scuole, gli impianti di riscaldamento da rivedere. Allo scientifico Avogadro di via Brenta vanno rifatte l’aula magna e la palestra. Al Newton di via dell’Olmata il laboratorio costato migliaia di euro è stato transennato: il soffitto rischia di venire giù. Al Plauto l’aula magna è stata chiusa e non si sa se verrà mai riaperta. Condizioni disastrose anche ai licei Manin e Albertelli. E questi sono solo alcuni esempi.

Perché a Roma (e dintorni) le scuole cadono a pezzi.
Basta fare un giro in centro per vedere palazzi vecchi di oltre 100 anni completamente lasciati a loro stessi dove però ogni giorno entrano e vivono centinaia di bambini e ragazzi. Da tempo lo denuncia l’Associazione nazionale presidi che chiede l’intervento delle istituzioni: «C’è un’emergenza – dice il presidente Anp del Lazio Mario Rusconi -, sia per la manutenzione ordinaria che per quella straordinaria, dagli intonaci a pezzi alla presenza di amianto». Ma, aggiunge, «serve una programmazione degli interventi e soprattutto un coordinamento tra i vari enti: Comune, Municipi e Città Metropolitana». Sulle scuole, ognuno ha una responsabilità: elementari e medie sono in carico al Campidoglio; delle superiori se ne occupa la Città Metropolitana, ex Provincia. «Solo che tra loro non si parlano – spiega Rusconi – e questa parcellizzazione degli interventi senza una logica danneggia tutti».

Ma forse qualcosa si muove. Nei giorni scorsi Rusconi è statoricevuto dalla sindaca Virginia Raggi e dall’assessore Baldassarre: per i 189 istituti comprensivi (elementari e medie) di competenza del Comune di Roma sono stati promessi 1,5 milioni di euro e l’apertura di un tavolo di confronto con i dirigenti scolastici per «lavorare insieme e portare avanti iniziative comuni». Già in occasione del terremoto del 24 agosto ad Amatrice, l’Anp aveva chiesto ai Comuni e alle ex province di «collaborare per affrontare quella è una vera e propria emergenza che con il sisma rischia di aggravarsi – torna a ripetere oggi Rusconi -: chiediamo il libretto della scuola con tutti gli interventi fatti e da fare e una check-list per segnalare le emergenze, solo così si può davvero far un passo in avanti».

Anche Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale e consigliere delegato all’Edilizia scolastica della Città metropolitana, ha incontrato i presidi. Ha approvato le idee dell’Anp e promesso che ne parlerà con la Raggi. E, ribadendo «il grande impegno per fare interventi di manutenzione ordinaria negli istituti scolastici e fronteggiare le emergenze», ha ricordato le «risorse esigue». Intanto, un po’ di coordinamento tra istituzioni non guasterebbe.

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Scuole, solai bucati e aule chiuse gli istituti di Roma cadono a pezzi ultima modifica: 2017-04-15T07:50:49+02:00 da
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