Supplenze, è ancora caos per il «modello B»: proroga di un giorno

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di Valentina Santarpia, Il Corriere della sera, 17.7.2017

– Slitta di un giorno la scadenza (dal 25 al 26 luglio alle 20.00) per compilare e inviare il modello per i professori che vogliono candidarsi alle supplenze nel prossimo triennio. Settecentomila le domande. «Proroga inadeguata», dicono i sindacati.

Settecentomila domande di supplenza, il sito intasato dalle richieste, le segreterie delle scuole sovraccaricate di mole di lavoro per i punteggi mal attribuiti: e così il ministero dell’Istruzione concede ancora un giorno (ci sarà tempo fino al 26 luglio, mercoledì, alle 20) per compilare e inviare il modello B, quello che appunto consente agli insegnanti e aspiranti tali a candidarsi sul sito del Miur nel prossimo triennio alle supplenze indicando venti scuole di preferenza. I modelli inseriti alle 14.00 di oggi erano oltre il 91%: 606.600 sui 664.395 attesi. «Per dare la possibilità ai rimanenti 57.795 aspiranti di inserire la domanda e per non lasciare indietro nessuno è stata decisa la proroga di un giorno, ritenuta sufficiente rispetto all’andamento decrescente delle domande delle ultime ore», scrive il Miur in una nota. «Proroga del tutto inadeguata», dicono i sindacati, che hanno evidenziato in un incontro in viale Trastevere «il malfunzionamento del sistema» e una situazione «decisamente preoccupante». Per parte sua il Miur assicura di aver avviato una «ricognizione incrociata» presso le scuole per verificare entro domattina alle 11 il numero di domande di supplenza non ancora inserite dagli istituti scolastici: senza questo passaggio infatti gli aspiranti docenti non possono inserire il modello B. Le difficoltà erano apparse evidente già la scorsa settimana, quando il sito del Miur era stato preso d’assalto ed era andato in tilt. «Non è accettabile che la scuola venga trattata in questo modo- rilevano in una nota congiunta Francesco Sinopoli (Cgil), Maddalena Gissi (Cisl), Giuseppe Turi (Uil), Elvira Serafini (Snals Confsal) – occorre che siano garantiti il regolare avvio dell’anno scolastico, l’osservanza delle normative e dei contratti, il rispetto e la considerazione del personale ATA, costretto ad un impegno straordinario anche a causa di un organico inadeguato. Ma soprattutto è in gioco il diritto allo studio che è garantito dalla continuità didattica, resa possibile solo da una programmazione e da un efficace coinvolgimento del personale, troppo spesso lasciato alle prese con sistemi malfunzionanti che aumentano notevolmente lo stress lavorativo».

La supplentite

Secondo le stime dei sindacati, la supplentite è una malattia lungi dall’essere debellata: sarebbero 85 mila le supplenze che verranno assegnate per il prossimo anno scolastico, ed è fondamentale che partano tutte all’inizio del prossimo anno, a settembre 2017, evitando «il rischio di dannosi avvicendamenti in corso d’anno», rilevano i sindacati. L’ex ministra Stefania Giannini aveva assicurato che con la legge 107 sarebbero scomparse le supplenze, ma i numeri, anche provvisori, fanno pensare che la scuola abbia ancora bisogno di migliaia di prof «in prestito»: fosse non altro perché il numero dei posti di fatto non corrisponde mai a quello di diritto e perché le assegnazioni provvisorie finiscono per scompaginare gli organici. E a candidarsi per pochi giorni o diversi mesi di supplenza sono sempre più insegnanti rimasti fuori dal piano di assunzioni, o diplomati magistrali che hanno avuto una chance dai tribunali amministrativi, o neo laureati alla ricerca di un modo per inserirsi nel mondo del lavoro. Ma la ministra Valeria Fedeli ha assicurato il regolare inizio dell’attività scolastica.

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Supplenze, è ancora caos per il «modello B»: proroga di un giorno ultima modifica: 2017-07-26T05:20:15+02:00 da
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