Orizzonte Scuola, 9.11.2016
– L’utilizzo dei cellulari da parte degli alunni costituisce oggi una problematica di non poco conto, in quanto nelle classi si è spesso costretti a richiamare gli alunni, che ne fanno uso nonostante sia proibito.
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato il vademecum elaborato dal Garante della Privacy, che risponde a molte delle domande che ci poniamo all’interno delle nostre scuole: Come proteggere privacy docenti graduatorie? Posso pubblicare sui social foto recite scolastiche? Si possono registrare le lezioni?
Uno dei capitoli del citato vademecum è dedicato all’uso dei telefoni cellulari e degli apparecchi per la registrazione di suoni e immagini.
Il Garante afferma che l’utilizzo dei suddetti strumenti è consentito ma esclusivamente per fini personali e “sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte (siano essi studenti o professori) immagine e dignità in particolare della loro”.
Allo stesso tempo, afferma che le scuole hanno la possibilità di regolare o vietare l’utilizzo i registratori, smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici all’interno delle aule o nelle scuole stesse. E ancora: “Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica, in ogni caso, non possono diffondere o comunicare sistematicamente i dati di altre persone (ad esempio pubblicandoli su Internet) senza averle prima informate adeguatamente e averne ottenuto l’esplicito consenso”.
Nel vademecum, dunque, leggiamo che le scuole possono “inibire” l’uso dei suddetti strumenti, tuttavia non è contemplata la possibilità di sequestrarli.
Il vademecum