Valeria Fedeli: “L’uso del cellulare in classe va bene per la didattica”

oggi-scuola_logo15Oggiscuola, 22.8.2017

– A settembre altre novità. 

La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, è stata intervistata da Bergamonews spaziando da un argomento all’altro. Al centro dell’intervista tre tematiche molto discusse in questi mesi: cellulari in classe, educazione civica nelle scuole ed integrazione culturale.

Per quanto riguarda l’utilizzo degli smartphone in classe: “Bisogna fare una puntualizzazione. Oggi siamo sommersi da informazioni, ma nessuno verifica le fonti. Ecco che l’innovazione didattica con il digitale ci permette di verificare attraverso tablet o smartphone alcune informazioni, confrontandole e andando alla ricerca della fonte. L’uso di tablet e smartphone non è personale ma è legato esclusivamente alla didattica, quando il docente ne chiede l’attivazione. Abbiamo questi strumenti, non temiamoli, sono una grande opportunità se ben utilizzati. A Stoccarda c’è una fiera bellissima sul digitale che sto cercando di portare a settembre a Firenze, nella quale è emerso quanto il digitale cambi lo stile dell’insegnamento coinvolgendo di più i ragazzi al sapere, alla ricerca, stimolando un maggiore apprendimento. E’ una nuova didattica con la quale dobbiamo fare i conti e dobbiamo essere preparati”.

Da dove inizierà quindi? “A settembre avvieremo una campagna per promuovere il rispetto delle diversità nelle persone. Una questione che è stata già sollevata da altri che mi hanno preceduto e che è contenuta nelle deleghe per la buona scuola. Io intendo rilanciare in modo puntuale ciò che già dal 2000 si suggerisce nelle ore di lezione: il diritto di cittadinanza e la Costituzione. Non basta un’ora di educazione civica, magari ritagliata dalle ore di italiano e di storia, il tema è così trasversale a tutti i comportamenti e agli elementi conoscitivi che rientra nelle buone pratiche di tutte le scuole. I ragazzi, nello specifico, mi hanno sollecitato perché la scuola dia loro strumenti di conoscenza della Costituzione, delle regole internazionali ed europee. C’è fame di conoscenza, c’è voglia di una partecipazione attiva nei nostri giovani”.

Sull’educazione civica nelle scuole: “Non sono la sola a chiederla – dice -. E mi  piacerebbe mettere le cose in ordine. Dall’inizio del mio mandato ho sostenuto che l’educazione civica fosse un tema fondamentale, di cultura e di conoscenza, che la scuola dovrebbe fare proprio. Poi ho fatto mia la proposta dei Millennials che hanno raccolto le firme perché ci fosse l’obbligo di insegnamento di educazione civica nelle scuole. Mi hanno sollecitato e io abbraccio questa loro proposta. Sono consapevole che un’ora sola alla settimana sia inutile. Eppure da qualche parte dobbiamo iniziare”.

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Valeria Fedeli: “L’uso del cellulare in classe va bene per la didattica” ultima modifica: 2017-08-22T21:05:01+02:00 da
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