1° maggio, Valditara ricorda la passione dei docenti e Ata ma domina la protesta

A scuola troppi lavoratori precari e malpagati.

Gilda Venezia

“I miei più cari auguri a tutti i lavoratori, in particolare al personale della scuola che con grande passione si prende cura della crescita e della formazione dei nostri giovani. Il Governo lavora anche oggi per rispettare le promesse fatte!”. A scriverlo su twitter è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nella giornata del 1° maggio.

Il tema della formazione dei giovani in sicurezza è stato anche quello che ha aperto il concertone del 1° maggio. Del giovane 18enne di Morsano di Strada, travolto 15 mesi fa da una putrella all’interno di un’azienda meccanica che produce bilance stradali, ha parlato Ambra Angiolini: “Ha pagato con la vita, senza ancora essere stato pagato da nessuno”.

I vescovi: giovani sottopagati con capacità e competenze frustrate

Anche i vescovi italiani hanno sollecitato “la politica nazionale e territoriale a favorire l’occupazione giovanile” e un “rapporto scuola-lavoro, garantito nella sua sicurezza” che “aiuti a frenare l’esodo e lo spopolamento, soprattutto nei territori con maggiore tasso di disoccupazione: circa un quarto della popolazione giovanile del nostro Paese non trova lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno”.

I giovani, ha continuato la Commissione episcopale italiana, “pagano anche il conto di un modello culturale che non promuove a sufficienza la formazione, fatica ad accompagnarli nei passi decisivi della vita”.

Per i vescovi, i ragazzi “diventano sempre più marginali. Le giovani donne conoscono un ulteriore peggioramento delle opportunità lavorative e sociali. Preoccupa anche il numero elevato di giovani che lasciano il Sud, le Isole e le aree interne”.

Inoltre, molti “giovani sono sottopagati, vedono frustrate le loro capacità e competenze”. Come “desta preoccupazione il tasso dei giovani che non studiano né lavorano (Neet), quelli che finiscono nelle reti della criminalità, del gioco d’azzardo, del lavoro nero e sfruttato, del mondo della droga e dell’alcolismo”.

Secondo i vescovi “abbiamo bisogno dell’alleanza tra l’economia, la finanza, la politica, la cultura per costruire reti di accompagnamento per i giovani”.

Il Pd chiede salario minimo, stop stage gratuiti e contratti pirata

A margine della manifestazione a Trieste, Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd, ha detto che “solo un lavoro sicuro, dignitoso e ben retribuito può sconfiggere diseguaglianze e tutelare le famiglie dalla più iniqua delle tasse, l’inflazione”.

“Dovrebbe essere questo l’obiettivo del governo che all’opposto, come già con la legge di bilancio fa la guerra ai poveri non alla povertà. Dopo i tagli alla sanità pubblica e alla scuola – ha continuato la dem – diventa una provocazione approvare proprio il primo maggio un decreto che estende massicciamente il ricorso a forme di lavoro precario, smantella la misura di sostegno che ha impedito ad un milione di persone di cadere in povertà e destina risorse insufficienti per un taglio significativo del costo del lavoro”.

“Noi – ha concluso Serracchiani – continueremo a contrastare nel Parlamento e nel Paese questo governo nemico dei più deboli a partire dalla battaglia per l’introduzione del salario minimo, per l’abolizione degli stage gratuiti, per porre fine ai contratti pirata che aprono la porta allo sfruttamento”.

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1° maggio, Valditara ricorda la passione dei docenti e Ata ma domina la protesta ultima modifica: 2023-05-02T04:46:58+02:00 da

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