Mercato del lavoro/1: nuove realtà, sviluppi e fallimenti

TuttoscuolaNews,  n. 689 del 27.4.2015.

È dal 1977 che si registra in Italia un tasso di disoccupazione giovanile  altissimo, insostenibile, non solo perché gli spazi occupazionali si sono ristretti ma, anche, per la scomparsa di molte tipologie di lavoro.

È finita l’era del posto fisso. Le nuove generazioni a partire dalla scuola debbono imparare ad essere creatori dei mestieri del futuro, di mestieri che ancora non esistono.

Il Rapporto 2015 di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati documenta soltanto timidi segnali di ripresa che non cancellano i pesanti effetti sui giovani laureati della recessione e… dei “vizi” del nostro sistema educativo.

Occorre che la politica abbia una visione per il futuro, metta in campo politiche che siano organiche ed efficaci non soltanto sui contratti ma come politica di promozione e facilitazione all’imprenditoria, di contrasto al clientelismo e alla corruzione, di reale promozione del merito.

Come se non bastasse la mancanza di visione e di strategia della politica a discapito del nostro paese pieno di fantasia e risorse, non riusciamo neanche a dotarci di una burocrazia amministrativa che sappia mettere al centro la collaborazione, lo spirito di squadra, la condivisione e la fuoriuscita dalla logica dell’emergenza, dei tempi stretti e dell’adempimento formale.

A tre anni dalle assunzioni favorite dal riconoscimento di un credito di imposta per le assunzioni di dottori di ricerca in materie ingegneristiche e scientifiche, pari al 35% dello stipendio annuo, per contenere la fuga dei cervelli, il tandem burocratico MISE e MEF non ha ancora riconosciuto e conteggiato il credito d’imposta alle aziende! Così come il MIUR non ha erogato il premio alle start up vincitrici del bando dell’ex ministro Profumo…