di Aldo Domenico Ficara, Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 5.9.2017
– Come pubblicata su ANSA.it si riportano i punti principali su cui dovrebbe basarsi l’Ape volontaria, ovvero il pensionamento con 3 anni e sette mesi di distanza massima dalla pensione di vecchiaia. I punti sono:
- Al momento della richiesta bisognerà avere almeno 63 anni di età, 3 anni e sette mesi di distanza massima dalla pensione di vecchiaia, 20 anni di contributi).
. - Chi vorrà usufruire dell’anticipo pensionistico volontario pagherà una rata sulla pensione netta futura da un mino del 2% fino al 5-5,5% medio annuo, ma il valore netto sarà inferiore grazie al credito d’imposta previsto in legge di Stabilità (che può arrivare fino al 50% dell’interesse sul finanziamento e sul premio). L’obiettivo sarebbe arrivare a un Taeg pari al 3,2%.
. - Una volta chiesta la certificazione della pensione futura all’Inps il lavoratore avrà informazioni su banche e assicurazioni aderenti all’iniziativa e sottoscriverà online la proposta e la quantità prescelta di Ape.
. - La somma d’anticipo viene erogato in rate mensili mentre all’età di vecchiaia l’Inps erogherà la pensione al netto della rata di ammortamento inclusiva di restituzione del capitale, interessi e assicurazione. Se il pensionato muore prima di aver finito di restituire il prestito l’assicurazione paga il debito residuo e l’eventuale reversibilità viene corrisposta senza decurtazioni. Dopo 20 anni dal pensionamento si completa la restituzione e la pensione torna al livello normale.
Secondo le stime del governo la platea potenziale per l’Ape volontaria sarà di 300.000 persone nel 2017 e di 115.000 nel 2018.
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4 punti per capire come funzionerà l’Ape volontaria ultima modifica: 2017-09-06T05:15:12+02:00 da