di Rosalia Cimino, la Scuola Oggi, 22.4.2025.
Un esodo senza precedenti: i numeri dell’Ufficio Scolastico Regionale:
i trasferimenti mettono a rischio gli organici scolastici.
Un esodo senza precedenti minaccia la stabilità scolastica del Veneto: oltre 6.000 insegnanti di ruolo hanno richiesto il trasferimento verso altre regioni per l’anno scolastico 2025/2026, con un aumento di 1.463 domande che mette a rischio gli organici. Quali sono le cause di questa fuga e come risponderà la Regione?
SOMMARIO
Un esodo senza precedenti: i numeri dell’Ufficio Scolastico Regionale
Sono oltre 6.000 gli insegnanti di ruolo che hanno presentato domanda di trasferimento dal Veneto verso altre regioni, principalmente del Centro-Sud, per l’anno scolastico 2025/2026, segnando un aumento di 1.463 unità rispetto all’anno precedente.
I dati, forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale, evidenziano una situazione preoccupante: Verona guida la classifica con 1.190 richieste, seguita da Vicenza (1.141), Treviso (1.115, con un incremento di 309 domande), Venezia (1.015), Padova (1.005), Belluno (286) e Rovigo (270).
Si tratta, a ben vedere, di una “fuga” che rischia di compromettere la completezza degli organici in molti istituti comprensivi, con ripercussioni sulla qualità dell’offerta educativa:
CITTÀ |
DOMANDE DI TRASFERIMENTO |
---|---|
VERONA | 1.190 |
VICENZA | 1.141 |
TREVISO | 1.115 |
VENEZIA | 1.015 |
PADOVA | 1.005 |
BELLUNO | 286 |
ROVIGO | 270 |
Le cause: costi alle stelle e stipendi fermi
Le motivazioni di questo esodo sono chiare: difficoltà nel reperire alloggi, aumento dei canoni di locazione e delle utenze, a fronte di stipendi invariati.
Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, ha depositato un’interrogazione alla Giunta veneta per chiedere interventi concreti.
«L’esodo verso altre regioni rende più difficile completare gli organici e comporta un servizio scolastico frammentato, provvisorio, carente di continuità nel rapporto tra docenti e classe», sottolinea Baldin, evidenziando come il problema colpisca soprattutto gli alunni che necessitano di insegnanti di sostegno, spesso lasciati in stato di abbandono.
Inverno demografico e accorpamenti: una situazione complessa
A complicare il quadro si aggiungono denatalità e inverno demografico, che in Veneto hanno già portato a primi accorpamenti di sedi e dirigenze scolastiche, con la chiusura di plessi e difficoltà per le famiglie in zone periferiche.
Baldin ricorda che, nella precedente legislatura, il M5S aveva proposto un vincolo per garantire la permanenza degli insegnanti per un intero ciclo scolastico, ma la proposta fu respinta dalla Lega.
Ora, la consigliera chiede alla Regione quali misure intenda adottare: facilitazioni per alloggi temporanei, supporto per i canoni di locazione, spese per il trasporto pubblico o altre soluzioni per migliorare la vita quotidiana degli insegnanti.
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6.000 insegnanti in fuga dal Veneto ultima modifica: 2025-04-22T18:41:12+02:00 da