di Andrea Carlino,
Tutti i dati per fascia d’età e confronto con i docenti di ruolo.
Tipologie di contratto e un confronto generazionale tra ruolo e supplenza.
Nel quadro dell’anno scolastico 2023/24, il personale docente inserito stabilmente nell’organico si concentra prevalentemente nelle fasce d’età più alte. Il numero più elevato è rappresentato dagli insegnanti oltre i 54 anni, che raggiungono quota 309.364. La fascia immediatamente precedente, quella tra i 45 e i 54 anni, comprende 254.378 docenti. Le fasce d’età inferiori risultano meno rappresentate. I docenti tra i 35 e i 44 anni sono 128.526, mentre quelli fino ai 34 anni ammontano a 37.966. I dati sono Ministeriali e sono stati raccolti ed elaborati dal nostro Centro studi.
I supplenti e la loro distribuzione per fascia d’età
Il numero di docenti con contratto a termine risulta più distribuito, anche se con dinamiche diverse rispetto al personale di ruolo. I più giovani, ossia coloro che non superano i 34 anni, costituiscono un contingente numeroso, pari a 71.189 unità. Una cifra leggermente superiore caratterizza la fascia 35-44 anni, con 75.371 supplenti complessivi.
La presenza tra i 45 e i 54 anni è pari a 62.360, mentre tra i docenti oltre i 54 anni si osserva un calo: questa fascia raggiunge 23.552 unità. Resta comunque alta la fascia dei 45-54 anni, considerando anche i tempi di accesso al ruolo e le mire di “svecchiamento” della classe docente.
Tipologia di contratto: annuale o fino al termine delle lezioni
Tra i supplenti, la maggior parte opera con contratti fino al 30 giugno. I docenti fino a 34 anni stipulano in larga misura questa tipologia (oltre 54.000 casi), analogamente alla fascia 35-44 anni. Anche tra i 45-54enni questo tipo di contratto supera quelli annuali.
La tendenza generale mostra quindi una prevalenza delle supplenze brevi su quelle annuali in tutte le fasce anagrafiche, concentrando instabilità e turn over tra le generazioni più giovani.
Differenze tra ruolo e supplenza: un confronto generazionale
I dati evidenziano una differente distribuzione generazionale tra i docenti di ruolo e i supplenti. Mentre i più anziani prevalgono tra i docenti con contratto stabile, le fasce più giovani si concentrano tra coloro che lavorano con incarichi a termine.
Questo aspetto suggerisce che l’accesso al ruolo per i docenti più giovani rimanga limitato, con un percorso di stabilizzazione che risulta più lungo e interessato da vincoli strutturali.
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62mila docenti precari con un’età tra i 45 e i 54 anni ultima modifica: 2025-07-03T03:45:10+02:00 da