Non ogni falsa dichiarazione nel concorso porta alla decadenza dal pubblico impiego

Ius & management, 15.7.2019

La Corte d’Appello di Torino ha respinto l’appello proposto da X avverso la sentenza del Tribunale di Alessandria con cui era stata rigettata l’impugnativa del licenziamento, senza preventivo avvio della procedura disciplinare, intimato nei suoi confronti per avere reso dichiarazioni mendaci in sede di autocertificazione, con riferimento alla dichiarata assenza di pregresse condanne in relazione all’assunzione nel comparto scuola, come docente, per utile collocamento nelle graduatorie ad esaurimento e nell’ambito del piano straordinario delle assunzioni di cui all’art. 1, co. 98, lett. C, L. 105/2015.

In proposito si può intanto osservare che gli artt. 127 lett d) e l’art. 75 fanno riferimento alla derivazione causale certa dell’accesso all’impiego dai documenti o dalle dichiarazioni false prodotte: la decadenza si ha infatti quando «l’impiego fu conseguito» in base ai documenti falsi, afferma l’art. 127 cit., così come l’art. 75 cit. parla di benefici «conseguenti» al provvedimento emanato in base a dichiarazione non veritiera.

La ratio delle norme in esame non è dunque quella di perseguire con misura indiscriminata qualsiasi falsità e del resto questa Corte (Cass. 23 settembre 2016, n. 18719), nel ritenere che «la non veridicità della dichiarazione sostitutiva presentata dell’art. 75 del d.P.R. n. 445 del 2000» ha avuto cura di precisare che ciò costituiva «effetto dell’assenza, successivamente accertata, dei requisiti richiesti» per tali evidentemente intendendosi i requisiti sostanziali che le dichiarazioni sono chiamate ad attestare.

In senso non dissimile, nella giurisprudenza amministrativa, v. Consiglio di Stato, sez. V, 13 novembre 2015, n. 5192. La tutela dell’affidamento della P.A. rispetto alle autocertificazioni, su cui fa leva la Corte territoriale al fine di escludere la rilevanza dell’accertamento in concreto dell’incidenza che quanto erroneamente dichiarato o taciuto, non può infatti giungere, pena l’intollerabile rinuncia ad un confacente rapporto di adeguatezza col caso concreto (v. Corte Costituzionale 329/2007, cit.), fino al punto di determinare la necessaria caducazione di un rapporto di lavoro rispetto al quale l’erroneità o l’insufficienza dichiarativa non siano con certezza influenti sotto il profilo del diritto sostanziale. Sicché è solo la falsità sui dati sicuramente decisivi per l’assunzione che comporterà la decadenza, senza possibilità di qualsivoglia valutazione di diverso tipo.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Non ogni falsa dichiarazione nel concorso porta alla decadenza dal pubblico impiego ultima modifica: 2019-07-16T14:55:45+02:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

Quanto guadagna un insegnante, lo stipendio da contratto di maestri e professori

di Simone Micocci, Money, 28.5.2024. Quanto prende di stipendio un docente italiano? Ecco le tabelle…

2 ore fa

Gps 2024, compilazione della domanda: cosa fare se in passato non si è effettuato l’aggiornamento della graduatoria

di Daniele Di Frangia, La Tecnica della scuola, 28.5.2024. Intervenuto nel corso della puntata della…

2 ore fa

Il flop del liceo Made in Italy, solo 500 iscritti in prima

di Salvo Intravaia, la Repubblica, 28.5.2024. “La scuola piegata ai pruriti ideologici del governo”. Deroga del…

19 ore fa

GPS. Appuntamenti per consulenze

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, maggio 2024. La Gilda degli insegnanti di Venezia informa…

20 ore fa

Personale Docente Educativo ATA – Disponibilità DOPO i movimenti a.s. 2024/2025. Classi di concorso in esubero

USR  per il Veneto, Ufficio I, A.T. di Venezia,  27.5.2024.   Anno scolastico 2024 –…

22 ore fa

Decreto Sostegno, Di Meglio: contrari alla scelta delle famiglie

dall'ufficio stampa della Gilda degli insegnanti, 27.5.2024. Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato un…

24 ore fa