dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 4.6.2021.
Le stesse sigle sindacali che hanno firmato il “Patto per la Scuola” del governo e di Bianchi propongono ora uno sciopero tardivo e di mera apparenza in cui vengono riversate problematiche in parte condivisibili. E tutto viene giocato sul tavolo del precariato…
I sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Anief hanno insetto una giornata di sciopero per il giorno 9 giugno 2021. Le rivendicazioni sono sempre le solite (la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio,la stabilizzazione dei DSGA facenti funzione con 3 anni di servizio, per il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale, il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed ATA a partire dalla conferma dell’organico Covid, la riduzione del numero massimo di alunni per classe, la possibilità di partecipare a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente).
Si tratta di uno sciopero tardivo e di mera apparenza in cui vengono riversate problematiche in parte condivisibili. A parole. Nella pratica, però, le stesse sigle sindacali hanno espresso la loro entusiastica approvazione e firma al “Patto per la Scuola” proposto dal governo e da Bianchi. Nel Patto si prospetta una “riforma di sistema”, la centralità dell’autonomia scolastica incardinata sulla leadership della dirigenza scolastica, la riforma degli organi collegiali, il riconoscimento della formazione strutturale per i docenti, ecc. ecc. Il tutto senza alcuna valorizzazione stipendiale per i docenti, costretti nel calderone del pubblico impiego, ad accontentarsi di aumenti stipendiali risibili (da 50 a 70 € netti mensili a regime), mentre per i dirigenti si garantiscono cospicui aumenti stipendiali (promossi dalle stesse organizzazioni sindacali promotrici dello sciopero).
Si tratta di una sorta di atteggiamento bipolare. Un giorno si appoggia Ministro e Governo con atteggiamenti imbarazzanti, un altro giorno si grida al tradimento accusando fantasmatici “tecnici” che si annidano nelle segrete stanze di ministeri “altri” (quali??).
Non si tratta di una cosa seria.
L’unica cosa che salta agli occhi è che tutto viene giocato sul tavolo del precariato, al quale parteciperanno solo le organizzazioni firmatarie del Patto per la Scuola, in cui si rischia di assistere al solito negoziato: posti di lavoro in più (dequalificati) in cambio di bassi stipendi e peggiori condizioni di lavoro.
La scuola italiana su queste basi non va da nessuna parte.
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Gilda degli insegnanti di Venezia
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9 giugno: lo sciopero dei sindacati affetti da bipolarismo ultima modifica: 2021-06-04T04:19:53+02:00 da