Categorie: Riforma Notizie

A lezione di civica, tutti i tentativi da Moro alla riforma Gelmini

di Al. Tr.  Il Sole 24 Ore, 7.12.2018

– Educazione civica, dalla Lega una proposta di legge per renderla obbligatoria –

Rendere l’educazione civica «obbligatoria in tutte le scuole italiane». È l’obiettivo di una proposta di legge presentata ieri dalla Lega in una conferenza stampa con il vicepremier Matteo Salvini e i ministri dell’Istruzione, Marco Bussetti, e della Famiglia, Lorenzo Fontana. Si tratta di un progetto condiviso con «gli alleati», ha spiegato il deputato leghista Massimiliano Capitanio, che punta a disegnare «un percorso che accompagni i bimbi dalla scuola materna fino alla secondaria di secondo grado».

In arrivo anche formazione per i docenti
Nelle ore di educazione civica si «parlerà di Costituzione, cittadinanza digitale, educazione ambientale, alla salute e stradale», ha spiegato il ministro Bussetti nel corso della conferenza stampa. «Lavoreremo con attenzione – ha aggiunto – anche alla formazione dei docenti”. La proposta della Lega, secondo quanto riferito dal deputato della Lega Capitanio, inizierà il suo iter in commissione Cultura alla Camera a gennaio.

Salvini: rimettere al centro la scuola
«Scuola, educazione e inclusione troppo importanti per essere superati dagli “zero virgola” e dalle polemiche inesistenti » ha dichiarato il vicepremier Salvini, secondo il quale è «necessario rimettere al centro la scuola, un mondo vissuto a lungo come serbatoio elettorale». Il leader del Carroccio ha evidenziato la mancanza di rispetto di cui spesso sono protagonisti ragazzi ma talvolta anche genitori:«È inaccettabile che venga messa in discussione la serietà e la onorabilità di chi sta dietro la cattedra» ha detto, «ho letto di quel ragazzino che ha preso 3 e ha fatto causa all’insegnante. Ma quando accadeva a me io dovevo preoccuparmi di mio padre. Sono cose fuori dal mondo e bisogna imparare il rispetto».

Fino ad oggi
Correva l’anno 1958 quando l’allora ministro della Pubblica Istruzione, Aldo Moro, propose quello che divenne il decreto del Presidente della Repubblica n. 585, col quale furono definiti i programmi per l’insegnamento dell’educazione civica nell’istruzione secondaria, sia quella – allora si chiamava così – inferiore, sia quella superiore.

Programmi obbligatori
I programmi prevedevano che l’insegnamento di storia fosse obbligatoriamente integrato, per due ore, con i seguenti argomenti: i lineamenti essenziali della Costituzione; i diritti e i doveri dei cittadini; il lavoro e la sua organizzazione e tutela; le organizzazioni sociali di fronte allo Stato; nozioni generali sull’ordinamento dello Stato; principi della cooperazione internazionale.

Nel 1979 educazione civica solo nella scuola media
È nel 1979 che comincia il lungo processo di uscita dell’educazione civica dai programmi ministeriali. Infatti, nel febbraio di quell’anno furono pubblicati in Gazzetta Ufficiale i nuovi programmi di insegnamento, coi quali la materia fu limitata alla sola scuola media (ora secondaria di primo grado).

L’uscita dai programmi nel 1990
L’educazione civica scomparve dai “programmi” scolastici, quale disciplina a sé stante, nel 1990. I docenti di storia potevano continuare a trattarne i temi, però per non più di due ore al mese, all’interno del monte orario complessivo della loro materia.

Nel 2008 arriva Cittadinanza e Costituzione
Con il Ministro Mariastella Gelmini, nel 2008, furono rivisitati gli ordinamenti scolastici. Fu previsto che gli insegnamenti dell’ambito storico venissero integrati, a parità di ore e in via sperimentale, per l’acquisizione di competenze relative a Cittadinanza e costituzione. Tuttavia, non furono individuati precisi obiettivi di apprendimento, lasciando così la realizzazione dell’insegnamento all’iniziativa dei singoli docenti.

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A lezione di civica, tutti i tentativi da Moro alla riforma Gelmini ultima modifica: 2018-12-07T06:05:25+01:00 da
Gilda Venezia

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