di Aldo Domenico Ficara, Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 15.1.2020
– Il maxi-aumento di circa 450 euro netti al mese per i presidi è realtà. Gli effetti economici del Ccnl si vedranno probabilmente con un conguaglio, una tantum, dal 1° gennaio 2016, intorno ai 6mila euro netti, secondo i primissimi conteggi.
A essere interessati dagli adeguamenti retributivi sono 7.452 presidi; a cui si aggiungono – seppure con aumenti stipendiali più contenuti – i 353 dirigenti di università ed enti di ricerca.
All’incremento di circa 450 euro netti in più al mese per i dirigenti scolastici si arriva sommando l’aumento “standard” del 3,48%, pari a 160 euro lordi al mese, intorno agli 80 euro netti, ai 370 euro netti aggiunti sulla retribuzione di posizione parte fissa, che sale di 9mila euro, passando da poco più di 3.500 euro a oltre 12.500 (per quest’ultima operazione, nella manovra 2018, sono stati stanziati 37 milioni di euro nel 2018, 41 nel 2019, 96 nel 2020, oltre ai 35 milioni previsti dalla Buona Scuola).
Agli insegnanti invece il nulla più assoluto, solo parole, intenti e buoni propositi.
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Ai Ds 450 euro netti al mese più 6mila euro netti di arretrati; agli insegnanti il nulla più assoluto ultima modifica: 2020-01-16T05:41:05+01:00 da