Al via il cantiere dell’attuazione della riforma, si parte dal diritto allo studi

Si parte il 29 settembre con il primo tavolo di confronto con rappresentanti di studenti, regioni ed Anci per il diritto allo studio. Poi si prosegue il 7 ottobre su inclusione degli studenti con disabilità, il 13 ottobre toccherà al sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni, il 20 ottobre alla revisione dei percorsi di istruzione professionale, e il 29 ottobre l’oggetto di approfondimento sarà il delicatissimo tema della formazione iniziale dei docenti e dell’accesso all’insegnamento.

La convocazione
Il ministro, Stefania Giannini, ha comunicato le date dei primi cinque tavoli di lavoro sulle 13 deleghe previste dalla legge «Buona Scuola». Con una lettera inviata ieri , la titolare di Viale Trastevere ha convocato, fra gli altri, associazioni dei docenti, degli studenti, dei genitori, dei dirigenti, di persone con disabilità, rappresentanti di regioni, comuni, imprese, università, centri di ricerca sulla scuola.

L’ascolto
L’obiettivo del governo è proseguire nella strada di ascolto: «Su questi temi – evidenzia Giannini – riteniamo essenziale continuare il dialogo con coloro che la Buona Scuola la fanno e la vivono tutti i giorni. Sarà l’occasione per me, per i sottosegretari e per le strutture del Miur di ascoltare le esigenze, i consigli e le esperienze di esperti nel campo oggetto delle deleghe».

Il confronto con i sindacati
Ieri intanto è andato in scena il primo faccia a faccia tra il ministro, Giannini, e i sindacati. Al centro del tavolo alcuni aspetti centrali della riforma. «Abbiamo ribadito – ha detto al termine dell’incontro il coordinatore della Gilda Rino Di Meglio – la nostra contrarietà alla legge 107 ed espresso preoccupazioni sulla contraddizione di alcune norme che si scontrano con competenze della contrattazione o degli organi collegiali. Per quanto riguarda la questione dei titoli di accesso abbiamo espresso la non condivisione del percorso prescelto, molto più lungo e complesso di quello di altri Paesi Ue. Infine abbiamo sollecitato chiarimenti su periodo di prova e part time». «È stata fatta la legge, ora bisogna far funzionare le scuole. Senza un confronto con le rappresentanze sindacali dei lavoratori – ha commentato il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – non sarà possibile. La chiave di lettura è sempre quella della scuola dell’autonomia. Bisogna partire da lì».

La protesta degli insegnanti
In concomitanza con l’incontro alcune decine di insegnanti, precari e non, hanno manifestato, nonostante la pioggia, davanti alla sede del ministero contro la legge 107/2015, nell’ambito della Notte bianca della scuola pubblica promossa dall’assemblea nazionale di Bologna del 6 settembre. Tra gli aderenti Il Coordinamento precari della scuola ma anche l’Unicobas e associazioni studentesche.

 

Al via il cantiere dell’attuazione della riforma, si parte dal diritto allo studi ultima modifica: 2015-09-24T06:28:08+02:00 da
Gilda Venezia

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