Categorie: SicurezzaStampa

Amianto a scuola, rischio tumore per 50mila docenti e Ata assieme a 350mila alunni

Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 27.3.2017

– Sono quattrocentomila le persone in Italia che rischiano di ammalarsi di tumore al polmone soltanto andando a scuola.

Si tratta di 350mila alunni e i 50mila fra docenti e personale Ata, che studiano e lavorano nelle 2.400 scuole italiane costruite con parti di amianto, praticamente poco più del 5 per cento degli istituti presenti in Italia.

La denuncia è stata fatta alla Camera, il 27 marzo, durante un convegno organizzato del Movimento 5 Stelle, per fare un bilancio a 25 anni dell’approvazione della legge 257 del 1992, che mise al bando questo materiale dopo che è stato appurato essere cancerogeno: cemento, mattonelle e pannelli impastati con l’amianto, logorandosi liberano polvere piena di fibre cancerogene, che vengono poi respirate.

Secondo i relatori, molte delle cose previste dalla norma non sono state attuate.

Manca – scrive l’Ansa – una mappatura completa degli edifici con amianto, mancano le discariche: buona parte del materiale finisce in Germania o, peggio, in discariche delle ecomafie.

Mancano soprattutto i soldi per fare le bonifiche. I fondi vengono stanziati dai governi, poi vengono stornati verso spese considerate più urgenti.

Il documentario “Asbeschool”, presentato al convegno, mostra una scuola a Firenze (l’istituto Da Vinci) e una a Oristano (la scuola Deledda) dove il cemento dei muri è impastato con l’amianto.

Per evitare che dalle pareti si liberino fibre cancerogene, i presidi hanno vietato di piantare chiodi nei muri, di sbattere le porte, perfino di correre.

Ogni anno in Italia secondo il ministero della Salute, si ammalano 3mila persone per l’amianto, di mesotelioma pleurico e tumore al polmone, che lasciano poco scampo.

Secondo la onlus Osservatorio nazionale amianto, i casi sono almeno il doppio. I siti a rischio nel paese sono 53.000, ma il dato è incompleto perché molte Regioni non hanno mai fatto una mappatura accurata.

Le aree più a rischio, con l’amianto che si sbriciola nell’aria, secondo l’Ispra sono 380: bonificarle costerebbe 40-50 milioni di euro all’anno per almeno tre anni.

Al Senato è in discussione un Testo Unico sull’amianto che razionalizzi la normativa, e il M5S ha proposto un loro disegno di legge.

“Le mappature si potrebbero fare già oggi dalle foto da satellite – ha detto il deputato Massimo De Rosa -. Occorre rendere conveniente per i privati smaltire l’amianto. Ma prima dobbiamo fare le discariche, e per questo bisogna parlare con la popolazione, far tornare la fiducia nelle istituzioni. Poi occorre svincolare certi interventi dal patto di stabilità. Calcoliamo che 1 miliardo di euro investito nella bonifica generi 20mila posti di lavoro”.

Amianto a scuola, rischio tumore per 50mila docenti e Ata assieme a 350mila alunni ultima modifica: 2017-03-28T05:38:32+02:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

C’è più orientamento al futuro nelle ‘linee guida ministeriali’ o in ChatGPT?

di Salvatore Soresi, Roars, 13.6.2024. Da martedì 27 giugno è disponibile online il percorso di…

37 minuti fa

Riconosciuto il 2013 per la ricostruzione carriera

La Tecnica della scuola, 13.6.2024. Riconoscimento anno 2013 ricostruzione carriera, è valido per la Cassazione:…

1 ora fa

Specializzazione sostegno presso Indire, l’idea di Valditara

La Tecnica della scuola, 13.6.2024. Ecco a chi sono rivolti i nuovi percorsi. Giovedì 13…

1 ora fa

Alunni stranieri: corsi di potenziamento di italiano

La Tecnica della scuola, 13.6.2024. Alunni stranieri: corsi obbligatori di potenziamento di italiano da settembre,…

1 ora fa

Abilitazioni 30, 36 e 60 CFU, le FAQ del MUR

di Roberto Bosio, InfoDocenti.it, 13.6.2024. Il MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) ha pubblicato una…

17 ore fa

Assegnazioni provvisorie 2024-25, domande tra giugno e luglio

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 12.6.2024. Assegnazioni provvisorie 2024-25, si decide tutto nella…

1 giorno fa