Anche Vittorio Feltri si esprime sull’ultima indagine Ocse-Pisa

di Roberto Bosio,  Associazione Docenti Articolo 33, 9.12.2019

– Anche Vittorio Feltri si è occupato dell’indagine Ocse-Pisa in un editoriale su Libero. Secondo il giornalista bergamasco l’impegno dei docenti “è minimo o assente. Se sono scarsi i professori, figuriamoci gli allievi”. Segue un classico riferimento ai bei tempi andati che sicuramente piacerà ai suoi lettori abituali: “Se la scuola fosse alta quanto un tempo, allorché il latino era una materia obbligatoria alle medie, forse i discenti davanti a una locuzione come ‘ius soli’ non avrebbero i brividi tipici di chi è di fronte a un mistero”.

Il commento – se così si può dire – continua sullo stesso livello, tra riferimenti agli “studenti italiani, specialmente quelli del Sud”, che sarebbero “pressoché analfabeti, non essendo capaci di decriptare uno scritto che non sia elementare” (e “gli stessi professori temo che abbiano difficoltà a spiegare ciò che essi stessi non comprendono appieno”), un’immancabile attacco a Greta Thunberg (che cosa ha a che fare con l’indagine Ocse-Pisa resta un mistero) – “i ragazzi (…) ascoltano le deliranti teorie di Greta, si persuadono che siano supportate dalla scienza, le fanno proprie e riescono perfino a convincere i giornali di avere ragione nel sostenerle, quando viceversa sono bischerate bevibili soltanto dai bischeri, appunto”, e un finale la libro Cuore.

La colpa è dell’istruzione pubblica ma anche dell’assenza di dialogo in famiglia: “genitori e figli non conversano più a tavola. I primi lavorano e quando rincasano non hanno voglia di parlare e scambiare esperienze e opinioni, tacciono, compulsano il cellulare e se un bambino li distoglie dalle loro abitudini silenti, interrogandoli, rispondono in malo modo: zitto stupidino”.

Superfluo commentare il “pensiero” di Vittorio Feltri. Al massimo possiamo ricordare che il giornale per cui scrive è lo stesso che definisce Nilde Iotti come una “bella emiliana simpatica e prosperosa, come solo sanno esserlo le donne emiliane. Grande in cucina e grande a letto. Il massimo che in Emilia si chiede a una donna”, e l’attrice che l’ha interpretata in una fiction Rai (Anna Foglietta)  “una romana bella e soda, chiamata a interpretare la più soda presidentessa della Camera”.

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Anche Vittorio Feltri si esprime sull’ultima indagine Ocse-Pisa ultima modifica: 2019-12-10T06:12:25+01:00 da
Gilda Venezia

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