di Antonio Guerriero, Professionisti Scuola Network, 2.10.2019
– Resi noti dal MIUR l’annuale focus sui “Principali dati della scuola” relativo all’avvio dell’anno scolastico 2019/20 con la pubblicazione di un fascicolo che sintetizza i dati relativi agli alunni iscritti e frequentanti e l’organico docente oltre ai dati sulle iscrizioni e sugli organici docenti della Scuola statale.
Sono 8.223 le istituzioni scolastiche (8.160 nel 2018/19) per un totale di 40.749 sedi/plessi, 130 in meno dello scorso anno: 13.286 per l’Infanzia, 14.896 per la Primaria, 7.228 per le Secondarie di I grado e 5.339 per quelle di II grado. Sono 7.599.259 gli alunni (83.376 alunni e circa 1.000 classi in meno rispetto lo scorso anno, con un calo ormai strutturato dell’1% annuo).
A questi alunni corrispondono 835.489 posti di insegnanti, di cui 684.880 di posto comune e 150.609 per il sostegno (+9.197 posti di sostegno a fronte di un aumento di 14.034: gli alunni con disabilità sono passati dai 245.723 del 2018/19 a 259.757 iscritti nel 2019/20).
Va detto che non tutti i posti sono coperti da docenti titolari, dal momento che l’esito delle operazioni di immissione in ruolo è stato ancora una volta negativo: rispetto ai 53.627 posti messi a disposizione, sono stati coperti soltanto 21.236 posti (solo il 40%, dato pressocché in linea con il 2018/19), insufficiente a coprire il regolare turn over.
Sono dunque circa 32.000 i posti disponibili nono coperti con le immissioni in ruolo a cui si aggiungono ulteriori 48 mila posti in deroga su sostegno e altri 12 mila posti di organico di fatto e circa 10 mila posti dei pensionamenti di Quota-100 messi a disposizione tardivamente per problemi di gestione delle pratiche da parte dell’INPS, da coprire con contratti a tempo determinato per un totale di 107 mila supplenze annuali.
Dall’incrocio coi dati ufficiali diffusi dal miur qui i posti vacanti e disponibili al 31 agosto sono per l’ esattezza 47.389 (dati aggiornati al 21 settembre 2019 e 60.072 posti disponibili al 30 giugno di cui 48.072 posti in deroga su sostegno.
Dunque circa 50 mila posti liberi in organico di diritto proprio pari al numero di stabilizzazioni previsti dall’intesa politica fra le Organizzazioni sindacali ed il MIUR del 1 ottobre che mira a risolvere entro il prossimo primo settembre il problema del precariato. Sarà comunque necessario operare dei correttivi anche per ridurre lo scarto fra organico di diritto ed organico di fatto, soprattutto per i posti di sostegno, dei quali circa un terzo è strutturalmente assegnato in deroga a nomine annuali.