Public Policy, 4.6.2015.
ROMA (Public Policy) – L’apertura pomeridiana delle scuole, con la riduzione del numero di alunni e studenti per classe, diventa una possibilità lasciata a ogni istituto scolastico e non più un “obiettivo prioritario” da inserire dell’offerta formativa.
L’emendamento dei relatori al ddl Scuola, Francesca Puglisi (Pd) e Franco Conte (Ap), che riscrive interamente l’articolo 2 del provvedimento, inserisce infatti la norma in un comma a parte in cui si sancisce che “le istituzioni scolastiche possono prevedere l’apertura pomeridiana delle scuole, la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o l’articolazione delle classi in gruppi, anche con potenziamento del tempo-scuola e rimodulazione del monte orario”.
Lo stesso emendamento inserisce invece tra gli obiettivi prioritari da perseguire con il piano triennale di offerta formativa, il “potenziamento dell’educazione motoria e promozione di comportamenti ispirati al rispetto delle regole e alla lealtà sportiva, a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica”.
Dalle priorità sparisce invece “l’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini”, attualmente presente nel testo uscito dalla Camera.
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