Arrivano i “tutor” per rafforzare l’alternanza

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– Portare a compimento il piano nazionale Scuola digitale; attuare completamente la Buona Scuola (lo scorso venerdì sono stati approvati gli 8 Dlgs attuativi). Rafforzare l’inclusione degli alunni, e far decollare le nuove politiche attive.

Il Pnr
È questo il menù di proposte, sul fronte scuola, contenuto nella bozza di Pnr, Piano nazionale delle riforme, esaminato ieri dal Governo.

Attuazione Buona Scuola
Per attuare le otto deleghe della riforma Renzi-Giannini, è scritto nel documento, la legge di Bilancio per il 2017 ha previsto risorse per 500 milioni. I Dlgs, approvati definitivamente venerdì dall’esecutivo, Inoltre, sono stati stanziati 140 milioni nel 2017 e 400 dal 2018 per il personale della scuola con lo scopo di aumentare l’organico dell’autonomia. Per il sostegno agli studenti, poi, è stata fissata una detrazione Irpef del 19 per cento per tutti gli iscritti alle scuole di ogni ordine e grado e confermata la Card cultura per i giovani che compiono 18 anni nel 2017.

Scuola digitale
Il piano nazionale scuola digitale è stato lanciato ad ottobre 2015. Ad un anno dalla sua istituzione oltre il 65 per cento delle azioni sono state avviate e 500 milioni (su 1,1 miliardi di euro stanziati) investiti per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali, la formazione dei docenti.
In particolare, sono stati stanziati 88,5 milioni per il cablaggio interno di tutte le scuole (6.600 quelle finanziate); 140 milioni per la realizzazione di ambienti digitali per la didattica integrata in oltre 5.500 scuole; 58 milioni per la creazione di laboratori territoriali per l’occupabilità che coniugheranno la didattica laboratoriale con l’innovazione, l’apertura al territorio e al mondo del lavoro; 28 milioni per la realizzazione di 1.800 atelier creativi (per i quali verranno investiti altri 40 milioni nel 2017), ovvero per la creatività digitale, il tinkering, il making e strumenti tecnologici da utilizzare per una didattica più accattivante e innovativa; 7,5 milioni per le biblioteche scolastiche in chiave digitale e aperte al territorio e 5 milioni per la digital social innovation. È stato inoltre lanciato un bando da 5 milioni per la creazione di 25 curricoli digitali su competenze digitali: la scuola scriverà dal basso percorsi per la didattica innovativa. Infine, è in corso la formazione di oltre 140.000 dipendenti della scuola: 8.300 animatori digitali, 25.000 docenti che costituiranno i “team per l’innovazione” (composti da almeno tre persone per ciascuna scuola a sostegno degli animatori), 7.000 dirigenti scolastici, 18.500 tra Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi, personale amministrativo e tecnico per la scuola primaria e secondaria e 10 docenti per ciascuna scuola (per un totale di 85.000 insegnanti circa). Altri 150 milioni di euro saranno banditi nelle prossime settimane in preparazione della Settimana del PNSD che si terrà dal 25 al 30 novembre e servirà a coinvolgere le scuole in un percorso condiviso di formazione e di costruzione del prossimo anno di PNSD. Al fine di trarre vantaggio dalla innovazioni soprattutto da parte delle imprese attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale, sono state promosso diverse attività nell’ambito del Piano Industria 4.0 allo scopo di promuovere la cultura 4.0 tra gli studenti per creare competenze e stimolare la ricerca.

Politiche attive
L’operatività dell’Anpal permetterà, nei prossimi mesi, di attuare a pieno le politiche di sostegno alla ricerca attiva di un’occupazione. Va in questa direzione la previsione di “tutor per la transizione scuola-lavoro”, che aiuteranno scuole e atenei nella costruzione di rapporti stabili con le imprese e faciliteranno la progettazione e la realizzazione di percorsi di alternanza scuola lavoro, di tirocini, di apprendistato di primo livello e di alta formazione e ricerca. Il tutor consentirà a ogni studente, a partire dal terzo anno della scuola secondaria di secondo grado di pianificare un percorso personale di transizione scuola-lavoro. L’intervento intende coinvolgere gradualmente 5mila istituti di scuola secondaria superiore di secondo grado (statali e paritari) e 60 Università e Its (Istituti tecnici superiori) da giugno 2017 ad aprile 2019.

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Arrivano i “tutor” per rafforzare l’alternanza ultima modifica: 2017-04-12T06:08:29+02:00 da
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