Assunzioni: ecco perchè il Miur non ha accorpato le fasi B e C. Neoimmessi però parteciperanno a pari grado alla mobilità 2016/17

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Orizzonte Scuola,   9.10.2015.  

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La richiesta di accorpamento delle fasi B e C del piano straordinario di immissioni in ruolo è stata molto gettonata in estate, sia da parte dei precari, che delle organizzazioni sindacali, fino a diventare oggetto di interrogazione parlamentare da parte del M5S. La risposta del Ministero.

Il Ministero chiarisce che le fasi B e C sono state distinte in quanto soddisfano un interesse pubblico diverso.

Le fasi Zero, A e B di cui al piano assunzionale e previste dalla legge n. 107, rispondono, infatti, alla esigenza di immediata e totale copertura dei posti vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2015/2016 e, dunque alla necessità di garantire agli alunni la presenza dei docenti sin dall’inizio dell’anno scolastico.

La fase C, cosiddetta del potenziamento, che costituisce una novità assoluta rispetto al passato, risponde soprattutto all’esigenza di innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, di contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, di prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, di realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, di garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini.

La realizzazione di tali obiettivi può aver luogo solo in presenza di un’idea progettuale espressa direttamente da ciascuna istituzione scolastica anziché da un organo superiore ed in maniera centralistica.

È per questo motivo che la fase C non poteva in alcun modo avere gli stessi tempi di realizzazione della fase B, dal momento che essa scaturisce dai piani triennali dell’offerta formativa che le istituzioni scolastiche predispongono ai fini di una programmazione pluriennale e che potevano essere predisposti solo ad anno scolastico avviato con il contributo di tutte le componenti della Scuola.

Il Miur ricorda però che, una volta immessi in ruolo, i docenti delle fasi B e C non avranno più distizione: essi infatti risultano collocati per l’a.s. 2015/16 su sedi provvisorie e accederanno alla mobilità straordinaria senza alcuna discriminazione o priorità derivante dalla fase di assunzione. Viceversa, saranno graduati unicamente in base alle precedenze e ai criteri che saranno stabiliti in sede di contrattazione nazionale sulla mobilità.

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