Alessandro Giuliani La Tecnica della scuola Mercoledì, 22 Aprile 2015
Lo ha ribadito il ministro Giannini: i criteri scelti per le assunzioni sono vincitori di concorso e iscritti alle Gae, gli idonei non appartengono né all’una né all’altra categoria. Vedremo cosa il Parlamento deciderà di fare. Su coloro che si sono abilitati dopo il 2011: hanno pieno diritto di vedere riconosciuti i titoli acquisiti, ma niente ruolo, solo una via preferenziale in vista del prossimo ‘concorsone’.
Solo il Parlamento può salvare i docenti risultati ‘idonei’ in occasione del concorso per docenti bandito nel 2012: è quanto emerge dalle parole del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, intervenuta il 22 aprile a Rtl Radio.
Il responsabile del Miur ha infatti detto che i criteri scelti per le assunzioni sono vincitori di concorso e iscritti alle Gae: “Gli idonei – ha detto – non appartengono né all’una né all’altra categoria. C’è una forte pressione parlamentare. Vedremo cosa il Parlamento deciderà di fare”. La decisione finale, insomma, spetta alle commissioni parlamentari. Che, nella fattispecie, dovranno valutare, proprio nei prossimi giorni, la fattibilità dei tanti emendamenti, sindacali e politici, che intendono dare invece il via libera all’assunzione diretta dei docenti risultati idonei a seguito dell’ultimo ‘concorsone’.
Sempre nel corso dell’intervista radiofonica, Giannini ha tenuto a sottolineare qual è la posizione del Miur sulle assunzioni a coloro che non sono inseriti nelle GaE. Con il ddl, ha detto, “poniamo fine alle graduatorie ad esaurimento e mettiamo dentro gli insegnanti che servono alla scuola. Non facciamo un’opera di ammortizzazione sociale”.
Giannini ha però anche ammesso che coloro che hanno frequentato Tfa (Tirocini formativi attivi) o Pas (Percorsi abilitanti speciali) “hanno il pieno diritto di vedere riconosciuti i titoli acquisiti”. Ma per loro non si apriranno le porte del ruolo, ma solo una via preferenziale in vista del prossimo concorso a cattedra che si dovrebbe svolgere nel 2016: “questo avverrà nel bando concorsuale che entro quest’anno solare verrà emanato. Se hanno percorsi specifici o hanno fatto cose in più è chiaro che ciò verrà riconosciuto”, ha concluso Giannini. Confermando, in tal modo, che le aperture del Pd su alcuni aspetti della riforma (riforma degli organi collegiali e stop alle supplenze dopo 36 mesi di servizio) non riguardano gli abilitati e gli idonei. A meno che i parlamentari…