Aumenti agli statali, la battaglia degli esclusi: 1,2 milioni al rinnovo del contratto

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di Enrico Marro, Il Corriere della sera, 3.1.2018

– Per ora gli 85 euro vanno a ministeriali, Agenzie fiscali e Cnel. Aperto il tavolo per scuola e università.

Sindacati della scuola e Aran, l’agenzia che rappresenta il governo, torneranno a incontrarsi giovedì mattina per stringere i tempi del rinnovo del contratto che riguarda circa 1,2 milioni di lavoratori tra docenti, ricercatori e altro personale dei settori scuola, università, ricerca e Afam (conservatori e accademie). Il ministro della Pubblica istruzione, Valeria Fedeli, assicura che «le risorse ci sono». Ma nel primo incontro che c’è stato martedì sono invece emersi problemi nel garantire almeno 85 euro di aumento dei minimi mensili di retribuzione a tutti i lavoratori, come è stato fatto con il primo contratto dei dipendenti pubblici concluso il 23 dicembre per gli statali.

«Quota 85» rappresenta per i sindacati la condizione imprescindibile per rinnovare tutti gli altri contratti del pubblico impiego. Il punto è che mentre il primo, quello degli statali appunto, ha riguardato «solo» 240 mila dipendenti (di ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici, Cnel), i restanti tre grossi contratti, interessano circa tre milioni di lavoratori. Oltre a quello della scuola ci sono quello della sanità e degli enti locali. A questi si aggiungeranno i contratti della dirigenza, delle Forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco.

Gli statali già sanno che per loro gli aumenti scatteranno con la busta paga di marzo e che il governo è impegnato in una corsa contro il tempo per corrispondere col cedolino di febbraio, cioè prima delle elezioni politiche, i consistenti arretrati una tantum (da 370 a 712 euro) che coprono il mancato rinnovo dei contratti dal 2010 in poi. I sindacati vorrebbero concludere il prima possibile gli altri contratti. Anche il governo spinge in questa direzione, ma gli ostacoli sono impegnativi.

Nell’incontro di giovedì si parlerà di risorse e relazioni sindacali. La difficoltà che sta emergendo nel contratto della scuola è che esso riguarda una eterogeneità di comparti con tantissime figure professionali, che vanno dai bidelli ai ricercatori e tecnologi. Nel contratto degli statali il problema di come garantire a tutti, anche alle qualifiche più basse, 85 euro lordi di aumento è stato risolto con un «elemento perequativo» per il 2018 a beneficio delle qualifiche con aumenti strutturali dei minimi inferiori a 85 euro. Per esempio: alla qualifica iniziale che avrà un incremento di 66 euro al mese si sommeranno 22,5 euro fino a dicembre 2018.

«Anche se mi rendo conto che non si può trasferire meccanicamente al 100% una soluzione da un contratto a un altro – dice Ignazio Ganga, segretario confederale della Cisl – va comunque garantita quota 85 euro anche alle qualifiche iniziali di tutti i contratti pubblici ancora da rinnovare». Oggi l’Aran dovrebbe dire appunto se le risorse per fare questo ci sono, calcolando quanti sarebbero i lavoratori interessati all’elemento perequativo. Secondo Ganga basterebbero 140 milioni. Un aiuto potrebbe arrivare dal fatto che un consistente numero di lavoratori sono vicini alla pensione, dice il sindacato, e quindi non vanno calcolati. In ogni caso, incalza Ganga, «dobbiamo andare spediti, non ci possiamo incartare per pochi euro».

Tanta è la volontà di stringere che al tavolo, due giorni fa, è stata discussa anche l’ipotesi di utilizzare le risorse della Buona scuola, circa 380 milioni che la legge destina alla card dei professori per l’acquisto di libri,device digitali, ingressi a cinema e teatri, aggiornamento professionale e altri 200 milioni con i quali i presidi dovrebbero premiare i professori più bravi. Ganga dice: «Sarebbe meglio non intaccare queste risorse, giustamente destinate ad altro». Ma non è detta l’ultima parola.

Più difficile ancora si presenta il rinnovo dei contratti della Sanità e degli enti locali, dove le risorse dovranno essere trovate nei bilanci di Regioni e Comuni, che già si lamentano. La trattativa non è ancora partita. Lunedì 8 si riunirà invece il tavolo per i Vigili del Fuoco e il 9 gennaio quello per le Forze dell’ordine.

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Aumenti agli statali, la battaglia degli esclusi: 1,2 milioni al rinnovo del contratto ultima modifica: 2018-01-03T21:23:26+01:00 da
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