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Il noto architetto interviene nel dibattito del ritorno in classe e lo fa con un’idea ecologica, economica e soprattutto in grado di dare ossigeno al settore della falegnameria.
Dopo aver progettato il nuovo ponte di Genova, Renzo Piano prova a suggerire una soluzione anche per il rientro a scuola. L’archistar ha lancia la proposta a Gloria Ghetti, del comitato Priorità alla scuola, inviando un video che è diventato subito virale. In tre minuti, infatti, Renzo Piano ha spiegato come ovviare al problema dei banchimancanti.
La proposta di Renzo Piano consiste nel realizzare dei banchi in legno, minimizzando i costi e dando anche lavoro ai circa 10 mila falegnami sparsi per l’Italia. “Gli amici mi chiamano geometra – l’incipit del video dell’archistar – perché sono uno che misura tutto in modi costruttivi. L’idea che mi gira in testa, dato che ci vogliono tanti banchi, è di farli di legno“.
Il celebre architetto, infatti, ha detto di sperare che i nuovi banchi non contengano plastica e non si realizzino con “queste rotelline che farebbero un disastro”. La sua idea consisterebbe in un banco in legno fatto in sezioni, con una dimensione intorno a 1 metro e 20 centimetri per 1 metro. E poi anche due piani: uno per i quaderni e i libri, l’altro per poggiare lo zaino. Se fosse per Renzo Piano, anche lo schienale e la seduta si potrebbero realizzare in legno. Due o tre modelli, a seconda dell’età dei bambini e delle strutture fisiche diverse.
Per realizzare l’idea di Renzo Piano è necessario però il coinvolgimento di tutti i falegnami italiani, circa 10 mila secondo l’architetto. Una soluzione che darebbe ossigeno a un intero settore, abbattendo anche i costi (nelle scorse settimane si era fatta largo la polemica sui banchi super moderni, ma molto costosi) e facendo risparmiare al Ministero dell’Istruzione diversi milioni di euro. Senza dimenticare il lato green dell’operazione: “Il legno ha tanti pregi – ha detto Renzo Piano -: il suo profumo e la sua bellezza. Ogni falegname potrebbe produrre 10 banchi al giorno, 300 in un mese: moltiplicati per i 10 mila falegnami, si produrrebbero 3 milioni di banchi“.
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